In queste ore Amy Hennig è tornata a parlare dei giochi single player nel corso di un’intervista con IGN.com.
La donna ha quindi espresso la sua perplessità sul fatto che molte persone non completano neppure la storia dei titoli, lasciando il tutto incompleto.
Amy Hennig ha quindi affermato come sia davvero strano il fatto che l’industria abbia preso tutto ciò sottogamba, senza cercare neppure di porvi rimedio in qualche modo.
Eccovi le parole della donna:
“L’idea che il nostro medium faccia pace con il fatto che la maggior parte delle persone non vedrà mai l’intero arco della storia che stiamo raccontando è strano per me. Un tempo potevamo realizzare videogiochi di sei/otto ore in uno spazio non indie, senza nessuna modalità secondaria, senza un servizio multiplayer, nient’altro che un’esperienza narrativa interattiva fatta e finita, ma è un tipo di proposta che ha sempre meno successo.”
E voi cosa ne pensate di queste considerazioni? Diteci la vostra opinione nei commenti qui sotto!