Durante un’intervista con la rivista giapponese Weekly Famitsu, alcuni membri di Naughty Dog hanno rivelato alcuni dettagli sulle relazioni esistenti tra i team di sviluppo di videogiochi interni a Sony.
Così, il direttore artistico John Sweeney e il direttore della comunicazione Arne Meyer hanno dichiarato che tra i vari studios di Sony esiste una particolare e sana competizione. Secondo loro, infatti, la possibilità di giocare i titoli degli altri team permette di raggiungere una maggiore consapevolezza di sè e di cercare di superare quanto creato dagli altri.
Giochi come ad esempio Marvel’s Spider-Man, God of War e Horizon Zero Dawn avrebbero dunque incitato lo studio dietro a The Last of Us: Part II nel superarsi ulteriormente, sia creativamente che tecnicamente.
Quindi competizione, ma anche grande collaborazione, in quanto uno studio che è interessato a una particolare meccanica di gioco o dettaglio tecnico dell’altro può tranquillamente chiedergli come ha fatto a raggiungere un simile risultato.
Ricordiamo che The Last of Us: Part II è ancora in sviluppo presso Naughty Dog ed è attesa esclusivamente per la console PlayStation 4, con supporto alla piattaforma di metà generazione PlayStation 4 Pro.