Carlo Calenda, ex ministro dello sviluppo economico, ha attaccato con decisione il mercato videoludico attraverso il suo personale profilo Twitter.
“In casa mia non entrano”, ha dichiarato, palesando una peculiare posizione sul tema in quanto dal suo stesso ministero saranno prossimamente destinati fondi per lo sviluppo dell’industria videoludica in Italia.
“Io considero i giochi elettronici una delle cause dell’incapacità di leggere, giocare e sviluppare il ragionamento”.
“Il problema è la passività rispetto alla lettura e al gioco. reagisci non agisci. inoltre abituano la mente a una velocità che rende ogni altra attività lenta e noiosa”
Queste le parole con cui ha portato avanti la sua causa a colpi di Tweet, argomentando questo suo pensiero che addirittura alcuni dei suoi stessi follower hanno ritenuto arretrato.
In breve è giunto un suo ennesimo cinguettio con il quale ha cercato di calmare gli spiriti: “Non ho detto che chi usa i giochi elettronici è un imbecille. Ho parlato di una mia scelta di genitore spiegandone le ragioni”.
Cosa ne pensate delle parole dell’ex ministro nonché potenziale futuro candidato alla poltrona di segretario del Partito Democratico? Fatecelo sapere nei commenti.