Cyberpunk 2077 è un titolo ampiamente atteso da un vasto pubblico di giovanissimi come di meno giovani. CD Projekt RED con il precedente The Witcher 3: Wild Hunt ha riscritto molti dei paradigmi che contraddistinguono il genere open world e ora molti si chiedono cosa sapranno fare con un progetto ambizioso e importante come questo, che si fregia della licenza di uno dei titoli più importanti del panorama dei giochi di ruolo cartacei (o da tavolo, che dir si voglia ndr) degli anni 80 e 90.
Pare che le missioni secondarie, in questo titolo, avranno un peso ben diverso a quello che i giochi usciti fino a oggi ci hanno insegnato ad affibbiargli. Il level designer Miles Tost, parlando ai colleghi anglofoni di Gaming Bolt, ha infatti dichiarato che le missioni secondarie potrebbero influenzare la trama principale.
“Le missioni secondarie rappresentano grandi occasioni per noi di raccontare storie del mondo di Cyberpunk. Dopotutto, nonostante non siano parte del filone principale della storia, sono comunque connesse al mondo e possono cambiarne alcune parti, come i personaggi. Quindi sarà tutto intrecciato. E si, questo significa che anche le missioni secondarie potrebbero avere un influenza sulla trama principale”.
Anche il mondo sarà decisamente vivo e promettono che il giocatore si sentirà parte di esso. Per fare un esempio, Tost ha illustrato come la polizia nel mondo di gioco potrebbe reagire alle violazioni compiute dal giocatore “Per noi è molto importante rappresentare un mondo di cui ti senti parte, quindi naturalmente questo mondo deve reagire alla tua presenza. Per esempio, lasciatemi dire che la polizia della città, di notte, non reagisce con leggerezza verso le persone che ‘escono dalle linee'”.
Cyberpunk 2077 sarà lanciato in una data ancora da definirsi su Xbox One, Playstation 4 e PC.