La rete si è scatenata dopo che un giocatore ha pubblicato una sua versione “alternativa” di Atsu, la protagonista di Ghost of Yotei, descrivendola come “pensata per i giocatori”. L’obiettivo era quello di contrapporla alla Atsu “pensata per gli attivisti”, ovvero quella creata dal team di Sucker Punch, accusato da alcune frange radicali di essere “troppo woke” per aver scelto una rappresentazione femminile naturale e poco sessualizzata. Nella versione modificata, la protagonista della nuova esclusiva PS5 appare invece come una donna fortemente truccata, con forme accentuate e un abbigliamento ben più rivelatore.
La pubblicazione ha immediatamente acceso il dibattito online: se da un lato alcuni hanno applaudito il “ritorno” a un’estetica più provocante, la grande maggioranza dei giocatori ha reagito con ironia, giudicando l’iniziativa completamente fuori contesto rispetto alla storia del gioco. Infatti come abbiamo evidenziato nella nostra recensione, Ghost of Yotei racconta la vendetta di una guerriera solitaria, segnata dalla perdita della sua famiglia: una figura tragica e determinata, lontana dagli stereotipi della “donna-oggetto”.
La risposta del web non si è fatta attendere. Molti utenti hanno trasformato il confronto in una serie di meme, immaginando versioni “per i giocatori” e “per gli attivisti” di altri personaggi iconici: da Jin Sakai di Ghost of Tsushima a Mario, Leon Kennedy, Doomguy, Master Chief e persino Cloud Strife. Il risultato è stata una pioggia di parodie che ha messo in ridicolo la pretesa di alcuni di definire un solo “vero” modo di rappresentare i protagonisti dei videogiochi.
Alla fine, la polemica si è trasformata in una riflessione collettiva: gran parte della community, compresi molti fan giapponesi, ha difeso la scelta artistica di Sucker Punch, ritenendo Atsu credibile e coerente con il tono del racconto. Nel frattempo, Ghost of Yotei continua a essere un successo su PlayStation 5, confermando che i giocatori, nella maggioranza dei casi, sanno distinguere tra satira e reale valore narrativo.
Atsu is a character model of Erika Ishii who was not “designed with activists in mind” because she is literally a human being https://t.co/R0HgE23Voy
— evan loves worf (@esjesjesj) October 10, 2025