Lo SPID rimarrà in vigore altri 5 anni, in molti casi a pagamento. Approfondiamo le ultime notizie per fare il punto della situazione.
Ad ottobre 2025 sono oltre 41 milioni gli italiani che hanno attivato lo SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale – contro i 5.8 milioni di app CIE attive quando la Carta di Identità Elettronica è in possesso di 53 milioni di persone. Significa che per accedere ai servizi della PA i cittadini preferiscono lo SPID, almeno per ora.
SPID contro CIE, fino ad oggi il primo sistema di identità digitale sembra avere la vittoria in pugno ma ipotizziamo che presto la situazione potrebbe ribaltarsi. Sapete che diversi provider hanno messo o stanno pensando di mettere lo SPID a pagamento? Pure Poste Italiane sta ragionando su questa eventualità perché i costi di gestione sono molto alti.
Si tratta di pochi euro all’anno ma se c’è un secondo strumento gratuito come la Carta di Identità Elettronica perché non utilizzarlo? Attivare la carta è facile avendo PIN e PUK, pochi passaggi e si avrà accesso facile ai servizi della Pubblica Amministrazione proprio come per lo SPID. Insomma, lo SPID potrebbe perdere colpi ma nonostante questo la convenzione per l’uso è stata rinnovata per 5 anni.
SPID, uso garantito per 5 anni
Si parlava tempo fa di progressiva spinta verso l’uso della CIE come identità digitale per far sparire lo SPID. Ora, invece, arriva il rinnovo della convenzione d’uso proprio dello SPID per i prossimi cinque anni. L’obiettivo è introdurre una valorizzazione economica della base utenti seguendo logiche di mercato. Assocertificatori, l’Agenzia per l’Italia Digitale e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno evidenziato l’esigenza di garantire la sostenibilità economica e operativa del servizio in ogni forma consentita.

In dieci anni i gestori hanno affrontato da soli tutti i costi e continuano a sostenerli per permettere ai cittadini l’uso di uno strumento fondamentale per l’accesso ai servizi digitali. L’accordo è arrivato anche dopo aver riscontrato una crescita nelle attivazioni delle identità nel 2025 rispetto al 2024. Parliamo di 52 mila nuove identità ogni settimana e più di 630 milioni di accessi in sei mesi. L’interesse dei cittadini verso lo SPID – dettato anche dalle esigenze di approfittare di servizi come quelli INPS, dell’Agenzia delle Entrate o di PagoPa – è in aumento e ci potrebbe voler del tempo prima che la CIE sostituisca lo SPID anche se nel frattempo sarà richiesto di pagare all’incirca 5 o 6 euro più IVA.