Nel corso di un’intervista a Yahoo Finance, Michael Pachter – noto analista dell’industria videoludica – ha lanciato un duro attacco contro Sony. Secondo lui, l’azienda giapponese sarebbe una “compagnia pessima” che “sta rovinando il settore dei videogiochi” per la sua incapacità di adattarsi al futuro. A suo dire, mentre il mercato si sposta verso il cloud, l’intelligenza artificiale e i giochi fruiti direttamente su smart TV in modalità free-to-play, PlayStation resta ancorata a un modello centrato sulla console. Pachter sostiene che in futuro i videogiochi saranno accessibili come i film su Netflix, senza abbonamenti ma attraverso piattaforme integrate nelle TV, guidate dai grandi provider cloud.
Come ripotato da PushSquare, le sue dichiarazioni non sorprendono del tutto: già in passato aveva accusato i vertici di PlayStation di scelte miopi, soprattutto sotto la gestione di Jim Ryan. Tuttavia, le affermazioni appaiono volutamente provocatorie, considerando che Sony è stata tra le prime a scommettere sul cloud gaming. Già nel 2012 ha acquisito Gaikai e due anni dopo ha lanciato PlayStation Now, uno dei primi servizi di streaming videoludico su larga scala, oggi integrato in PlayStation Plus Premium con centinaia di giochi disponibili in cloud. A questo si aggiungono i passi avanti verso PC, mobile e dispositivi come PS Portal, pensati proprio per ampliare l’ecosistema PlayStation oltre la console.
Leggiamo quanto affermato da Michael Pachter:
“Sony è un’azienda pessima, visto che sta rovinando tutto nel settore dei videogiochi. I giochi si stanno spostando verso il modello ‘Connetti alla TV’, quindi pensate a tutti gli attori che offriranno contenuti come accade con i film su Netflix. Dimenticate il modello in abbonamento; immaginate piuttosto iOS che arriva sulla vostra TV. Giochi free-to-play direttamente sulla televisione. Chi lo renderà possibile? I provider cloud. L’intelligenza artificiale. Chiunque stia investendo per rendere tutto questo realtà è il posto giusto dove stare.”
Inoltre, i dati finanziari contraddicono la visione catastrofista di Pachter. Nel primo trimestre dell’anno fiscale 2025, la divisione PlayStation ha registrato un utile operativo superiore al miliardo di dollari, con una crescita del 127% rispetto all’anno precedente. Sia le vendite hardware che quelle software sono in aumento, insieme agli utenti attivi mensili, confermando che il brand gode della miglior salute economica della sua storia.
In definitiva, le parole di Pachter mettono in luce uno scenario plausibile sul lungo termine – l’avanzata del cloud e dell’IA nel gaming – ma non trovano riscontro immediato nella realtà di Sony, che al contrario continua a dominare il mercato e a espandere la propria offerta ben oltre la console tradizionale.