Il lancio di Hollow Knight: Silksong era uno degli eventi più attesi dell’anno e non ha deluso sul fronte qualitativo, difatti nel giro di poche ore dall’uscita, la pagina Steam del titolo contava già centinaia di recensioni, con una media “Estremamente Positiva” che ha poi superato il 97% di feedback favorevoli. Chi è riuscito a superare i disservizi iniziali ha elogiato il sequel come un’esperienza all’altezza della lunga attesa, lodando l’impatto visivo e la profondità del gameplay.
Tuttavia, la giornata di lancio è stata anche segnata da gravi difficoltà. I server di Steam, Microsoft Store, Nintendo eShop e PlayStation Store hanno subito rallentamenti e crash, impedendo a molti giocatori di acquistare o scaricare il titolo. Questo ha limitato il numero di recensioni effettive, con utenti che hanno lasciato messaggi ironici o commenti di circostanza, più che vere analisi di gioco. Su SteamCharts il picco si è fermato a circa 100.000 giocatori simultanei: un numero alto, ma ridimensionato rispetto all’interesse reale, frenato dai problemi tecnici.
Il caos ha persino favorito fenomeni collaterali, come i tentativi di truffa nei forum ufficiali, dove alcuni utenti promettevano copie gratuite in cambio di premi digitali. La gestione del lancio ha quindi mostrato luci e ombre: da un lato l’entusiasmo travolgente su Steam per un gioco che ha già conquistato pubblico e critica, dall’altro la sensazione che una preparazione diversa – con preordini e precaricamenti, non consentiti però agli indie su Steam – avrebbe potuto evitare molti disservizi.