Resident Evil Requiem, conosciuto anche come Resident Evil 9, non sarà solo un nuovo capitolo della celebre saga horror, ma rappresenterà anche una svolta per la serie: per la prima volta, i giocatori potranno scegliere liberamente tra visuale in prima o in terza persona, trasformando di fatto l’esperienza in due giochi in uno. Una decisione sorprendente, soprattutto dopo il successo riscosso dall’approccio in prima persona introdotto con Resident Evil 7.
Come leggiamo su GamaesRadar, il motivo dietro questa scelta è stato spiegato dallo stesso director Koshi Nakanishi, che aveva già diretto RE7. Guardando indietro, ha ammesso che quel capitolo, seppur amatissimo e immersivo, era forse troppo terrificante: molti giocatori lo hanno abbandonato a metà o addirittura non hanno mai avuto il coraggio di iniziarlo. L’obiettivo di Capcom per Requiem è quindi quello di mantenere un livello di paura altissimo, ma senza escludere chi fatica a reggere un horror così opprimente.
La prima persona resta l’opzione ideale per chi cerca il massimo dell’immersione e dell’angoscia, mentre la terza persona offre un approccio più “distaccato”, permettendo al giocatore di percepire il pericolo come qualcosa che accade al protagonista, e non direttamente a sé stesso. In questo modo, l’esperienza resta spaventosa, ma diventa più gestibile anche per chi non ha nervi d’acciaio.
Capcom non rinuncia comunque alla sua identità: Resident Evil Requiem sarà un gioco “vecchia scuola” nello spirito, ma arricchito da nuovi sistemi pensati per alternare fasi claustrofobiche, momenti d’azione e sequenze di tensione estrema. Lo stesso Nakanishi lo definisce la “montagna russa più estrema della serie”, capace di spingere al limite le emozioni del giocatore, pur lasciandogli la possibilità di regolare l’intensità grazie al cambio di prospettiva.
Segnaliamo infine un video che mostra Resident Evil Requiem con la terza persona e la prima persona.