Battlefield 6 sta vivendo un lancio promettente, ma nonostante questo non sarà in grado di superare Call of Duty: Black Ops 7. Dopo anni difficili per la serie, l’arrivo di Vince Zampella – storico creatore di Modern Warfare e Apex Legends – ha acceso le speranze dei fan. Le prime fasi hanno mostrato risultati impressionanti: 2,7 milioni di wishlist su Steam, 605.000 preorder e oltre 35 milioni di dollari già generati, con una beta accolta molto positivamente dalla community. Il marketing di EA, con trailer e accessi anticipati, ha fatto il resto, alimentando un entusiasmo che non si vedeva da anni attorno al franchise.
Eppure, secondo Alinea Analytics, nonostante questi segnali positivi, Battlefield 6 non riuscirà a superare Call of Duty: Black Ops 7 nelle vendite. La ragione non risiede nella qualità del prodotto, ma nell’abitudine consolidata del pubblico. Difatti da decenni, milioni di giocatori acquistano ogni nuovo Call of Duty senza pensarci due volte: è il fenomeno dell’“acquisto con pilota automatico”.
Gli analisti lo paragonano alle persone che guardavano sempre lo stesso canale TV, senza cambiare abitudini anche se altrove c’era un’offerta migliore. Un dato lo conferma: il 60% degli utenti che hanno aggiunto Battlefield 6 alla lista dei desideri su Steam ha già giocato a un titolo della serie Call of Duty.
Ciò significa che, anche apprezzando le novità di Battlefield, molti di questi continueranno comunque a comprare l’ultimo capitolo di Black Ops. A rafforzare il dominio di Activision c’è poi l’arrivo di Black Ops 7 su Xbox Game Pass al day one: quando Black Ops 6 debuttò sul servizio, registrò il record assoluto di nuove iscrizioni in un solo giorno, un vantaggio competitivo che Battlefield non può eguagliare.
In conclusione, Battlefield 6 potrà essere un successo critico e forse anche commerciale per Electronic Arts, ma secondo gli esperti non diventerà il tanto atteso “CoD killer”. Call of Duty rimane ancora un’istituzione annuale che milioni di giocatori acquistano a prescindere, sostenuto da Warzone, dai contenuti stagionali e da una potenza di marketing senza rivali.
Aggiungiamo che secondo Vince Zampella, i due giochi sono “complementari”.