Con il lancio di Nintendo Switch 2, due dei giochi più amati della saga The Legend of Zelda tornano con una veste tutta nuova: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom ricevono un corposo aggiornamento tecnico, che va ben oltre un semplice lifting. Lo conferma l’autorevole Digital Foundry, che definisce questi upgrade “tra i più soddisfacenti” tra tutti i titoli potenziati sulla nuova console. Ma cosa cambia davvero rispetto alle versioni per Switch originale?
Come leggiamo su Eurogamer, su Switch 2 entrambi i giochi mantengono un sistema di risoluzione dinamica, ma con un notevole incremento nei valori massimi. In modalità TV si passa da 1600×900 su Switch 1 a picchi di 2560×1440 (1440p), con minimi che raramente scendono sotto i 1440×810. In portatile, invece, si arriva fino a 1920×1080, rispetto ai 1280×720 precedenti. Le texture sono state rifatte con asset ad alta risoluzione, il che ha aumentato le dimensioni del download (BOTW passa da 14 a 24 GB, TOTK da 16 a 20 GB). Il risultato? Ambienti più nitidi, dettagli più leggibili, e oggetti a terra – come frecce – più facili da individuare.
Digital Foundry ha aggiunto che il salto più evidente è quello del frame rate, visto che dove prima Tears of the Kingdom crollava a 20fps durante sezioni complesse con abilità come Ultramano, su Nintendo Switch 2 si mantiene stabile a 60fps, anche nelle battaglie e nelle fasi di costruzione. Anche Breath of the Wild, che già reggeva meglio, ora è completamente fluido, con un lock costante a 60fps. Questo vale sia in modalità TV che in portatile.
Un altro grande miglioramento riguarda i tempi di caricamento, praticamente dimezzati o più: l’ingresso alla Torre dell’Altopiano richiede 11 secondi su Switch 2 contro i 23 della versione originale, e il viaggio rapido al Santuario della Rinascita passa da 19 a 11 secondi. Addirittura, Tears of the Kingdom carica la Torre di Vedetta del Villaggio Lookout in soli 8 secondi (contro i 26 su Switch 1).
Come se non bastasse tutto ciò, entrambi i giochi vedono un netto miglioramento della qualità delle ombre su Nintendo Switch 2, specialmente quelle dinamiche in tempo reale, come alberi in movimento o elementi ambientali. Le ombre ora sono più definite e meno sgranate, anche se permangono artefatti visivi come flickering e linee di cascata. L’ambient occlusion (ombreggiatura ambientale) è stata potenziata, con interni più credibili grazie a zone d’ombra più piene.
Non tutto però è perfetto. Le versioni Nintendo Switch 2 dei due capitolo di The Legend of Zelda non includono anti-aliasing efficace, lasciando visibile l’effetto “pixel crawl” (scalettature). Tears of the Kingdom utilizza ancora FSR1 (una tecnologia di upscaling datata), e Breath of the Wild si basa su un semplice bilinear upscale. Mancano soluzioni più moderne come il DLSS, nonostante Switch 2 le supporti. Inoltre, la distanza di visualizzazione (draw distance) rimane praticamente invariata rispetto alla Switch originale, con pochi miglioramenti percepibili.
Precisiamo inoltre che le edizioni Switch 2 includono anche l’integrazione con l’app mobile Zelda Notes, utile per consultare schemi di costruzioni complesse, in particolare in Tears of the Kingdom. Una funzione pratica che arricchisce ulteriormente l’esperienza.
In conclusione, secondo Digital Foundry gli upgrade per The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom su Switch 2 non sono semplici migliorie, ma vere e proprie rivisitazioni tecniche che rendono l’esperienza più fluida, nitida e godibile. Certo, l’assenza di anti-aliasing avanzato e il costo aggiuntivo dell’upgrade possono far storcere il naso, ma per chi non ha ancora giocato – o vuole rivivere Hyrule al massimo della qualità – questa è l’occasione ideale.