Il malcontento cresce in Brasile tra gli appassionati PlayStation: Sony ha aumentato i prezzi dei giochi digitali su PlayStation Store, anticipando la tabella di marcia inizialmente fissata per ottobre, con l’uscita di Ghost of Yotei. La modifica ha colto tutti di sorpresa e ha coinvolto un ampio catalogo di titoli, dai blockbuster in prenotazione ai classici della generazione precedente, con rincari anche consistenti.
Tra i giochi colpiti dall’aumento ci sono Death Stranding 2: On the Beach, passato da R$349,90 a R$399,90, e The Outer Worlds 2, che ora costa R$455,90. Anche titoli più datati come Demon’s Souls, Sekiro: Shadows Die Twice e The Last of Us Part I hanno subito aumenti tra i R$40 e R$100. Questo ha generato forti critiche da parte dei giocatori, che non comprendono perché anche produzioni già ampiamente ammortizzate debbano subire un rincaro.
Sony ha motivato la decisione con un comunicato ufficiale, spiegando che si tratta di un adeguamento legato a fattori economici regionali, in particolare alle fluttuazioni del tasso di cambio, storicamente instabili in Brasile. In precedenza, l’azienda utilizzava un cambio stimato di R$5 per dollaro, ma con il tasso reale più vicino ai R$5,50, l’aumento è stato anticipato per proteggere la marginalità sui futuri lanci.
Un piccolo sollievo arriva dal fronte fisico: per il momento, i giochi in formato disco mantengono ancora i vecchi prezzi nei negozi, come confermato da diverse catene online, tra cui Amazon. Ad esempio, Death Stranding 2 è ancora acquistabile al prezzo pre-rincaro.
L’anticipo di questa strategia ha però alimentato dubbi anche sul futuro: gli utenti temono che gli aumenti diventino la norma anche in altri mercati o su altri formati. Resta da vedere se Sony deciderà di comunicare in modo più trasparente le sue politiche regionali per evitare nuovi malumori tra i fan. Nel frattempo, in Brasile, la convenienza del formato digitale su PlayStation vacilla seriamente.