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Home»Notizie»“L’hardware Xbox è morto”, secondo una dei fondatori della divisione gaming di Microsoft

“L’hardware Xbox è morto”, secondo una dei fondatori della divisione gaming di Microsoft

“L’hardware Xbox è morto”: parole forti, pronunciate da Laura Fryer, una delle personalità più influenti nella storia di Xbox.
Alberto RossiBy Alberto Rossi29 Giugno 2025
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Una Xbox Series X ed una Xbox Series S
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“L’hardware Xbox è morto”: parole forti, pronunciate da Laura Fryer, una delle personalità più influenti nella storia di Microsoft Game Studios, oggi critica nei confronti della direzione intrapresa dalla dirigenza del colosso di Redmond. In un recente video pubblicato sul suo canale YouTube, Fryer – che ha lavorato su titoli come Gears of War e Zoo Tycoon, oltre ad aver guidato l’Xbox Advanced Technology Group – ha espresso profonda preoccupazione per il futuro delle console Xbox.

Secondo Fryer (grazie a VGC), Microsoft starebbe abbandonando progressivamente la produzione di hardware proprietario, preferendo partnership con aziende esterne come ASUS (per ROG Xbox Ally), Meta (Meta Quest 3S Xbox Edition) ed AMD. Questi dispositivi, pur portando il brand Xbox, sono in realtà PC portatili Windows o visori VR compatibili con giochi multipiattaforma. Questo segnerebbe, a suo dire, un lento ma costante disimpegno dal settore console, per concentrarsi su Game Pass come unico vero punto di forza.

Il cuore della sua critica riguarda la strategia “Xbox Anywhere”, che Fryer definisce come “solo marketing”, priva di un reale contenuto strategico. E proprio per questo motivo, nonostante Microsoft abbia dichiarato di lavorare a una nuova generazione di dispositivi da gaming, Fryer teme che l’azienda non voglia più – o non sia più in grado – di costruire hardware di propria produzione.

Anche se riconosce il valore di Game Pass e il potenziale economico dei remake, come quello di Oblivion, la veterana si chiede quali siano i piani reali per il futuro: dove sono i nuovi successi? Cosa renderà Xbox rilevante tra 25 anni? E i giochi sviluppati internamente saranno all’altezza?

Leggiamo quanto affermato da Freyer nella nuova video intervista:

“Ovviamente, in quanto una dei membri fondatori del team Xbox, non sono soddisfatta della situazione attuale. Non mi piace vedere tutto il valore che ho contribuito a creare venire lentamente eroso. Posso dire però che mi rattrista perché, dal mio punto di vista, sembra che Xbox non voglia più – o addirittura non sia in grado – di realizzare hardware. Quindi questa collaborazione con ROG Ally rappresenta un’uscita lenta e graduale dal settore hardware. Personalmente, credo che l’hardware Xbox sia morto. Il piano sembra essere quello di spingere tutti verso Game Pass. E sia chiaro, ha molto valore. Forse è per questo che hanno deciso di far pagare 80 dollari The Outer Worlds 2… Ma chissà, forse funzionerà. Preciso comunque che Xbox ha un catalogo ampio.

Il remake di Oblivion è stato chiaramente un enorme successo, e possono continuare ad affidare questo tipo di lavori a studi esterni, guadagnando molto dalla pubblicazione dei giochi del passato. Giochi di un’epoca in cui Xbox sapeva davvero come crearli. Ma qual è il piano a lungo termine? Dove sono i nuovi successi? Cosa farà sì che le persone si interessino ancora a Xbox tra 25 anni? Sono rimasta entusiasta nel vedere Clockwork Revolution durante lo showcase, ma sarà sufficiente? Hanno dell’altro da offrire? Il prossimo anno segna il 25º anniversario di Xbox e sono certa che ci saranno grandi annunci e iniziative per celebrare questo traguardo. Forse sarà l’anno giusto. Forse sarà l’anno in cui la nebbia si diraderà e tutti riusciremo a cogliere la bellezza di questi nuovi annunci. Suppongo che non ci resta che aspettare e vedere.”

Intanto, Microsoft continua a ribadire la propria visione: “giocare dove, come e con chi vuoi”, sviluppando un ecosistema che attraversa console, PC, cloud e mobile. Le parole della presidente Sarah Bond, che ha confermato investimenti su “una nuova linea di hardware di prossima generazione”, lasciano aperta la possibilità che il futuro di Xbox non sia finito, ma stia semplicemente cambiando forma.

Il 2026 sarà l’anno del 25º anniversario di Xbox, e secondo Fryer potrebbe essere il momento decisivo per capire se l’attuale “nebbia strategica” si dissolverà, rivelando una nuova era per il marchio… o confermando una sempre maggiore centralità del software ai danni dell’hardware.

In tutto questo ricordiamo che un insider potrebbe aver rivelato le prime informazioni sulla potenza della nuova console Xbox.

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