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Home»Notizie»Nintendo»Nintendo ha avuto realmente paura soltanto quando è esploso il mobile, rivela una ex dipendente

Nintendo ha avuto realmente paura soltanto quando è esploso il mobile, rivela una ex dipendente

Nintendo è sempre stata considerata un pilastro dell’intrattenimento videoludico, ma anche i giganti possono tremare.
Alberto RossiBy Alberto Rossi27 Giugno 2025
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Nintendo è sempre stata considerata un pilastro dell’intrattenimento videoludico, ma anche i giganti possono tremare. A rivelarlo è Krysta Yang, ex senior manager del reparto PR della casa di Kyoto, che durante un episodio del podcast Kit and Krysta ha svelato l’unico momento in cui ha visto autentico timore nei volti dei dirigenti della Casa di Kyoto: l’avvento del mobile gaming. Quando smartphone e tablet hanno cominciato a ritagliarsi uno spazio sempre più centrale nelle abitudini ludiche dei più giovani, in particolare tra i bambini, l’intero futuro del mercato portatile è sembrato vacillare.

Yang ha raccontato un episodio emblematico (grazie a GamesRadar), durante una riunione interna in cui fu mostrato un video di un bambino di appena tre anni che giocava con un iPad. L’atmosfera nella stanza cambiò improvvisamente: “Le facce di tutti dicevano: è finita. È la fine del mercato handheld per come lo conosciamo”. La paura era concreta, poiché i dati mostravano un’inversione di tendenza: i più piccoli stavano scoprendo i videogiochi attraverso smartphone, non console.

Anche Shuhei Yoshida, ex presidente di Sony Interactive Entertainment Worldwide Studios e ospite dell’episodio, ha commentato quel periodo. Ha definito l’epoca di PSP e Nintendo DS come “l’ultima generazione felice del gaming portatile”, prima che gli smartphone cambiassero radicalmente il panorama tecnologico, cannibalizzando dispositivi come lettori musicali, fotocamere, navigatori… e console portatili.

Tuttavia, da quella paura è nata l’innovazione. Il concetto della console ibrida, che unisse l’esperienza domestica e quella portatile, ha preso forma proprio in quel contesto. Così è nata Nintendo Switch, che ha rappresentato non solo una risposta audace al declino del mercato tradizionale, ma anche una scommessa vinta: più di 140 milioni di unità vendute e un’eredità destinata a continuare con il nuovo modello. Un perfetto esempio di come da una crisi possa nascere una rivoluzione.

Ed anche Nintendo Switch 2 pare sulla buona strada per imporsi come una console di grande successo, come dimostrano i 3,5 milioni di unità vendute nei primi 4 giorni.

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