Dopo anni di attesa, Death Stranding 2: On the Beach è finalmente disponibile su PS5, consentendo ai fan di poter vivere la nuova avventura di Sam Poter Bridges firmata Hideo Kojima, il celebre autore giapponese a cui dobbiamo la saga di Metal Gear Solid. Il lancio è stato accompagnato da un Trailer Finale sorprendente e controverso: sei minuti di video che offrono uno sguardo profondo – forse troppo – sulla trama, rivelando scene e momenti chiave che potrebbero rovinare alcune delle sorprese narrative pensate per il giocatore. Come spesso accade, pare sia stato lo stesso Kojima a montare il trailer, decisione che conferma la volontà di provocare, sfidare e incuriosire.
Dietro la visione creativa, però, ci sono anche riscontri concreti: Death Stranding 2 è stato acclamato dalla critica internazionale, con valutazioni altissime che evidenziano l’efficacia della sua narrazione, la direzione artistica e l’evoluzione del gameplay. E Kojima potrebbe aver svelato un po’ troppo in questo nuovo video.
Fatta questa precisazione, segnaliamo che questo sequel riprende i temi fondanti del primo capitolo – isolamento, connessione, ricostruzione – ma lo fa attraverso una struttura più flessibile e meccaniche riviste in base ai feedback ricevuti dalla community. Tuttavia, non tutti gli appassionati sembrano aver accolto con entusiasmo questi cambiamenti: secondo alcuni, le novità avrebbero indebolito l’impatto emotivo dell’esperienza. Resta il fatto che l’opera è ora tra le mani dei giocatori, chiamati ancora una volta a camminare, scoprire e ricollegare ciò che è andato perduto.
Con Death Stranding 2: On the Beach, Kojima lancia un nuovo messaggio potente e divisivo, ribadendo che, in un mondo frammentato, le connessioni sono tutto. Avremmo dovuto connetterci? Questa è la domanda alla base di questo nuovo gioco del game director giapponese!