Digital Fundry ha pubblicato l’analisi di Nintendo Switch 2, affermando che la nuova console si presenta come il cuore pulsante della nuova generazione ibrida di Nintendo, portando significativi miglioramenti tecnici, pur rimanendo fedele al concetto di gioco portatile e da salotto. L’analisi tecnica di DF conferma che la console è un’evoluzione “soddisfacente” del modello precedente. Tuttavia, la valutazione positiva si scontra con una nota dolente: lo schermo, a detta degli esperti, è un netto passo indietro.
Come leggiamo su Eurogamer, sul fronte delle prestazioni, Switch 2 si affida a un chip Nvidia T239 personalizzato, con architettura Ampere e 1536 CUDA core, supportando ray tracing e machine learning. In modalità docked, raggiunge frequenze GPU di 1007MHz, mentre in portatile scende a 561MHz, sempre restando sorprendentemente efficiente: i consumi raramente superano i 10W in mobilità e i 22W da dock. Passando invece alla batteria da 19.75Wh, questa garantisce fino a 2,5 ore di gioco, anche con titoli impegnativi come No Man’s Sky. La CPU, con otto core ARM Cortex A78C, rappresenta un deciso balzo generazionale rispetto alla vecchia Tegra X1.
Secondo Digital Foundry, Nintendo Switch 2 guadagna punti anche in termini di design e qualità costruttiva. Nonostante le dimensioni maggiorate, mantiene una buona maneggevolezza e leggerezza. I nuovi Joy-Con sono più solidi, e il Pro Controller è stato particolarmente lodato per ergonomia e precisione. Notevole anche la nuova Game Chat, un sistema vocale simile a Discord che sfrutta l’AI per isolare la voce dell’utente dai rumori ambientali, risultando sorprendentemente efficace.
Anche la connettività è migliorata: il Wi-Fi della Switch 2 risulta dieci volte più veloce rispetto al modello OLED (363Mbps contro 32,6Mbps), e il dock include finalmente una porta Ethernet integrata. Le performance nei download e nei caricamenti sono migliorate sensibilmente.
Eppure, il display rappresenta una criticità pesante, secondo la celeberrima redazione inglese. Lo schermo LCD edge-lit raggiunge appena 420 nits, rendendo di fatto l’HDR promesso da Nintendo irrilevante. Il contrasto e i riflessi tipici dell’HDR sono assenti, e il motion blur è addirittura peggiore rispetto al pannello del 2017, rendendo i movimenti poco nitidi. Se confrontato con lo schermo OLED dello Switch precedente, il nuovo pannello risulta del tutto inferiore. Anche il VRR (frequenza di aggiornamento variabile) si comporta in modo anomalo: sebbene il software Welcome Tour mostri una finestra di 40-120Hz con supporto LFC (low frame-rate compensation), in pratica il sistema presenta scatti e judder sotto i 40fps in giochi come Cyberpunk 2077 o No Man’s Sky.
Nel complesso, Digital Foundry promuove Nintendo Switch 2 per la sostanziale evoluzione tecnica, la gestione efficiente dei consumi e le funzionalità moderne come Game Chat e Game Share. Tuttavia, segnala che la scelta dello schermo risulta essere la principale debolezza di una console altrimenti ben realizzata. Una situazione paradossale, considerando che proprio il display è l’elemento con cui l’utente interagisce di più in mobilità. Secondo DF, si spera che almeno parte delle limitazioni visive possa essere mitigata in futuro con aggiornamenti firmware.
In sintesi, Nintendo Switch 2 è una console promettente, pronta ad affrontare una nuova generazione di gioco, ma non senza qualche compromesso tecnologico che i giocatori dovranno accettare — almeno per ora.