Microsoft si prepara ad affrontare un’altra ondata di licenziamenti, che potrebbe portare all’uscita di circa 6.000 dipendenti nelle prossime settimane, secondo un nuovo report. Nello specifico, stando alle fonti interne citate da Bloomberg, l’annuncio è atteso all’inizio di luglio, poco dopo la chiusura dell’anno fiscale, con questi nuovi tagli che rappresenterebbero il terzo grande ridimensionamento in appena sei mesi, segno di una profonda ristrutturazione interna.
Insider Gaming segnala che ad essere colpiti saranno soprattutto i team commerciali e marketing, che già lo scorso aprile avevano visto parte delle proprie attività affidate a società terze, nell’ambito di un piano di esternalizzazione delle vendite. Tuttavia, la riduzione del personale non si limiterà a questi reparti: l’azienda ha dichiarato l’intenzione di contenere i costi su più fronti, in parallelo ai massicci investimenti in data center e infrastrutture per l’intelligenza artificiale, stimati in decine di miliardi di dollari.
Aggiungiamo che gà a maggio Microsoft aveva licenziato il 3% del proprio organico globale, con una misura che aveva colpito anche ruoli dirigenziali. Ora, con un totale di circa 228.000 dipendenti, l’azienda di Redmond sembra orientata a razionalizzare ulteriormente la propria struttura, pur ribadendo la volontà di perseguire una “crescita sostenibile”.
È bene precisare che i nuovi licenziamenti non dovrebbero impattare direttamente il settore gaming, con Sarah Bond che ha annunciato poche ore fa la nuova generazione di console Xbox. Fatta questa precisazione, i sindacati ed i lavoratori restano in allerta di avere ulteriori dettagli sulla nuova ondata di licenziamenti, mentre l’opinione pubblica osserva con crescente preoccupazione una tendenza generalizzata nel settore tech: tagli massicci in nome dell’efficienza e dell’innovazione, spesso a scapito della stabilità occupazionale.
Bloomberg is reporting that Microsoft is planning to cut thousands of jobs next month. This is in addition to the 6,000 layoffs in May https://t.co/WTkIcZHurK
— Tom Warren (@tomwarren) June 18, 2025