Nel progettare la nuova ROG Xbox Ally, ASUS ha fatto una scelta che ha sorpreso molti appassionati: niente schermo OLED, optando per un pannello LCD IPS da 7 pollici a 120 Hz. Considerando la popolarità degli OLED per la qualità visiva, molti si sono chiesti il motivo di questa decisione. ASUS ha fornito una risposta chiara e tecnica: il vero nodo non è solo il risparmio economico o il rischio, ormai contenuto, del burn-in, ma la mancata maturità dell’accoppiata OLED + VRR (Variable Refresh Rate), tecnologia che permette di sincronizzare dinamicamente la frequenza di aggiornamento dello schermo con il framerate del gioco, evitando scatti o tearing visivo.
Whitson Gordon, portavoce di ASUS, ha infatti dichiarato che l’azienda ha effettivamente sviluppato dei prototipi OLED, ma il consumo energetico troppo elevato e la non completa affidabilità del VRR su questa tecnologia li ha convinti a optare per un IPS. Secondo ASUS, un display privo di VRR non può definirsi da gaming nel 2025. Inoltre, integrare un OLED con queste specifiche avrebbe comportato un aumento significativo del prezzo, andando contro l’obiettivo di mantenere la ROG Ally accessibile pur offrendo prestazioni elevate.
Per questi motivi ASUS ha quindi deciso di puntare su autonomia, performance e stabilità software, presentando due versioni della ROG Xbox Ally: una standard con processore AMD Ryzen Z2 A e 16 GB di RAM, e una versione potenziata, ROG Ally X, con Z2 Extreme e 24 GB di RAM. Entrambe sono attese entro la fine del 2025, anche se i prezzi ufficiali non sono ancora stati annunciati.