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Resident Evil 9 era inizialmente un gioco multiplayer open-world, secondo un insider

Secondo il noto insider Dusk Golem, Resident Evil 9 doveva essere un’esperienza multiplayer open-world.
Alberto RossiBy
Leon di Resident Evil 9

Un nuovo retroscena interessante riaccende le attenzioni attorno a Resident Evil 9: secondo il noto insider Dusk Golem, il gioco sarebbe nato con un’impostazione molto diversa da quella che ci aspettiamo oggi. In origine, il nono capitolo della serie doveva essere un’esperienza multiplayer open-world, un netto cambio di rotta rispetto al classico survival horror della serie. Ma qualcosa è cambiato in corso d’opera, portando Capcom a ripensare radicalmente il progetto.

Dusk Golem ha rivelato su X (grazie ad Insider Gaming), che Resident Evil 9 ha iniziato il suo sviluppo nel 2017, dopo che Resident Evil 7 non aveva soddisfatto pienamente le aspettative di vendita. Come reazione, Capcom aveva deciso di sperimentare, puntando su un grande gioco multiplayer ambientato in un open world. La location scelta? Un’isola immaginaria ispirata a Singapore, con Leon e Jill come protagonisti di un’avventura inedita. Il titolo avrebbe dovuto sfruttare il motore grafico RE Engine in un contesto mai esplorato prima dalla saga.

Tuttavia, l’uscita di Resident Evil Village nel 2021 ha segnato un punto di svolta: Capcom ha deciso di riavviare lo sviluppo di RE9, abbandonando l’impostazione originale. Nonostante ciò, alcuni elementi chiave, come la presenza di Leon come personaggio principale, sono rimasti nel progetto attuale.

Sempre secondo l’insider, il gioco ha subito due rinvii interni, ma la pubblicazione è ancora prevista per il 2026, con una rivelazione ufficiale molto probabile entro il 2025. Di recente, Capcom avrebbe persino lasciato un indizio in un video di Resident Evil 4, alimentando ulteriori speculazioni.

In tutto questo ricordiamo che secondo Dusk Golem, Resident Evil 9 verrà annunciato presto.