Il futuro di Marathon, il nuovo sparatutto in sviluppo presso Bungie, appare sempre più incerto. Secondo un report recente, il progetto sarebbe a rischio rinvio per evitare un fallimento che, allo stato attuale, sembra “inevitabile”. Le preoccupazioni arrivano da più fronti: dalla ricezione negativa del gameplay presentato, fino alla delicata questione legale legata al plagio di opere artistiche.
Paul Tassi di Forbes ricorda prima di tutto che un’artista, nota come ANTIREAL, ha accusato Bungie di aver copiato sue opere risalenti al 2017. La stessa azienda ha ammesso il fatto, attribuendolo a un ex-artista nel 2020, e si è impegnata a “rimediare”. Tuttavia, la polemica ha avuto un grande eco ed ha finito per compromettere persino la componente visiva di Marathon, che fino a quel momento era uno dei pochi aspetti lodati universalmente del gioco.
Oltre allo scandalo, la Closed Alpha e la presentazione pubblica hanno raccolto critiche diffuse. Il team ha cercato di rispondere con un livestream, risultato però poco convincente, aumentando l’impressione di confusione interna. Il morale del team di sviluppo è descritto da Tassi come “in caduta libera” e, secondo fonti interne, il clima è tra i peggiori mai vissuti da Bungie, con il giornalista che ha affermato come i dipendenti stiano temendo un fallimento del progetto che lo studio non può permettersi, specie dopo la recente acquisizione da parte di Sony.
Come se non bastasse tutto questo, il giornalista ha aggiunto che la situazione ha portato a cambiamenti importanti: è stato cancellato il piano marketing previsto per giugno, incluso il trailer e l’apertura dei preordini, mentre la Beta pubblica di agosto potrebbe essere sostituita da una serie di playtest meno strutturati, per prendere tempo. Tutto ciò fa pensare che la finestra di lancio prevista per settembre 2025 sia sempre più improbabile, anche se internamente nessuno ha ancora menzionato ufficialmente un rinvio.
Il vero problema, però, sembra essere più profondo: secondo alcuni sviluppatori, Marathon soffre di un concept poco solido, ignorato dai vertici sin dalle fasi iniziali. Molti lamentano l’assenza di componenti PvE, ritenute fondamentali, ma mai integrate. A questo punto, i cambiamenti in atto – tra revisioni artistiche, marketing ristrutturato e morale compromesso – indicano chiaramente che Bungie stia cercando di evitare un lancio disastroso. Il tempo aggiuntivo di sviluppo però potrebbe non bastare a cambiare il destino del titolo, che appare ormai come segnato.