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Home»Notizie»Death Stranding 2: On The Beach, le recensioni test sono migliori rispetto al primo gioco, rivela Kojima

Death Stranding 2: On The Beach, le recensioni test sono migliori rispetto al primo gioco, rivela Kojima

Death Stranding 2: On the Beach sembra già piacere più del primo capitolo, ma per Hideo Kojima non è per forza una buona notizia.
Alberto RossiBy Alberto Rossi15 Maggio 2025
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Sam Porter Bridges di Death Stranding 2: On The Beach su una moto
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Death Stranding 2: On the Beach sembra già piacere più del primo capitolo, ma per Hideo Kojima non è per forza una buona notizia. Secondo quanto rivelato in un’intervista a EDGE Magazine, il nuovo titolo ha ricevuto recensioni test entusiaste da parte di un pubblico selezionato, con riscontri nettamente migliori rispetto al gioco originale. Se Death Stranding del 2019 aveva spaccato il pubblico, generando reazioni opposte (quattro su dieci lo amavano, sei lo odiavano), il sequel ha invece raccolto approvazioni unanimi durante i playtest. Un risultato che ha reso felice Sony, ma che lascia Kojima con un dubbio creativo: “Avrei preferito qualcosa di più controverso.”

Come riportato su VGC, il visionario game designer ha spiegato di accettare volentieri critiche tecniche – come quelle relative ai controlli o al ritmo della telecamera – ma di non essere disposto a modificare storia o temi per accontentare il pubblico. “Non voglio creare qualcosa che piaccia a tutti,” ha detto, aggiungendo che il suo obiettivo non è vendere milioni di copie o inseguire il gradimento del mercato di massa. Kojima preferisce rischiare, innovare e proporre esperienze nuove, anche a costo di dividere.

Parlando di Death Stranding 2, Kojima ha sottolineato che il sequel sarà più orientato all’azione rispetto al primo capitolo. Alcune anteprime confermano la presenza di fasi di infiltrazione, armi da fuoco, veicoli potenziati e missioni più dinamiche: un netto contrasto rispetto all’approccio più contemplativo e solitario dell’originale. Eppure, nonostante l’apertura verso un gameplay più accessibile, Kojima resta fedele alla sua identità autoriale.

Leggiamo quanto affermato da Hideo Kojima:

“Ammetto che ascolto le critiche, se i controlli devono essere modificati o se una panoramica della telecamera è troppo lenta o troppo veloce. Ma nonostante questo non modifico i temi o la storia in base ai commenti. Naturalmente voglio che la gente giochi al mio gioco, quindi devo ascoltarla fino a un certo punto. Ma non mi interessa nemmeno creare qualcosa che piaccia a tutti. In effetti, ho fatto molti test di monitoraggio per l’originale Death Stranding. Ho scoperto proprio in tal senso che quattro persone su dieci amavano il gioco, ma sei dicevano che era un gioco terribile. E per me è un buon equilibrio. Ma con i playtest di Death Standing 2: On the Beach, tutti sembrano essere positivi. Ovviamente Sony è soddisfatta, ma vorrei creare qualcosa di un po’ più controverso. I film blockbuster devono raggiungere un indice di gradimento dell’80% – io non voglio creare giochi così. Non mi interessa conquistare il mercato di massa o vendere milioni di copie… Non è quello a cui miro. Nonostante questo aggiungo che erto, non posso permettermi di fallire. Devo prendermi cura del mio studio, del mio staff e del nostro budget di produzione. Ma in sostanza, non voglio semplicemente ricreare qualcosa che già esiste nel mondo. Voglio creare qualcosa di nuovo.”

Con l’uscita fissata al 26 giugno 2025 su PlayStation 5, Death Stranding 2: On the Beach promette di essere uno dei titoli più discussi dell’anno. E anche se le prime impressioni parlano di un ottimo titolo, per Kojima la vera vittoria sarà, come sempre, quella di aver creato qualcosa che ancora non esisteva.

Ricordiamo infine che proprio in queste ore è stato annunciato il Death Stranding World Strand Tour 2.

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