In un panorama videoludico sempre più costoso, dove i titoli di punta toccano i 90 euro, anche Borderlands 4 potrebbe seguire questa scia. Eppure, ad oggi, nemmeno Randy Pitchford – CEO di Gearbox Software – è in grado di dire quale sarà il prezzo del gioco. Una situazione che apre interrogativi sulle dinamiche economiche dietro ai grandi lanci e sui compromessi che dovranno affrontare sia gli sviluppatori che i consumatori.
Grazie a GamesRadar scopriamo che durante un panel al PAX East, Pitchford ha affrontato la questione con trasparenza: “Vi dico la verità. Non lo so.” Una risposta sincera che riflette un momento critico per l’industria: da un lato c’è la volontà di vendere il maggior numero possibile di copie, dall’altro la crescente insostenibilità dei costi di produzione. Secondo Pitchford, infatti, Borderlands 4 ha un budget di sviluppo più che doppio rispetto a Borderlands 3, e la produzione sta affrontando anche rincari su aspetti apparentemente secondari, come le confezioni fisiche.
Il CEO di Gearbox non esclude che il prezzo finale possa essere quello ormai “standard” fissato da Nintendo e Microsoft – intorno agli 80 dollari, pari a circa 90 euro – ma lascia aperta anche la possibilità che venga adottata una strategia più conservativa. La decisione finale, spiega, spetterà alla casa editrice (Take-Two), che dovrà valutare attentamente l’equilibrio tra profitti e accessibilità per il pubblico.
Nel frattempo, Pitchford rassicura i fan: le prenotazioni per Borderlands 4 (gioco che pochi giorni fa è stato protagonista di uno State of Play dedicato) apriranno presto, e il prezzo sarà definito entro quella data. Il suo obiettivo, afferma, è che ogni giocatore possa sentirsi sicuro di aver fatto un buon affare, anche in un contesto dove i videogiochi AAA rischiano di diventare un lusso. Con un pizzico di ironia, ha anche scherzato sull’eventualità di vendere la minimappa separatamente per 10 dollari – un commento che strizza l’occhio alle polemiche sul design dell’interfaccia di gioco.
Leggiamo le dichiarazioni condivise da Pitchford:
“Vi dico la verità. Al momento non lo so. Questa è la verità. E lo dico senza mezzi termini. Difatti da una parte c’è un mercato competitivo in cui chi decide questi aspetti vuole vendere il maggior numero di unità ed è attento a chi è sensibile al prezzo. Ci sono persone che non vogliono vedere i prezzi salire, anche quelle che li decidono. Altri invece accettano la realtà: i budget per i giochi stanno aumentando, e ci sono tariffe per le versioni al dettaglio. La situazione sta diventando complicata, ragazzi. Borderlands 4 ha più del doppio del budget di sviluppo di Borderlands 3. Più del doppio. Quindi la verità è che non so quale sarà il prezzo. Proprio in tal senso aggiunto che presto stabiliremo un prezzo. Questo ‘potrebbe essere il nuovo prezzo su cui Nintendo e Microsoft hanno puntato, potrebbe anche essere che rimarremo indietro”.
In conclusione, Borderlands 4 si trova in bilico tra il desiderio di rimanere accessibile e la necessità di coprire costi sempre più alti. La risposta definitiva arriverà presto, ma il dibattito sul prezzo dei giochi sembra appena iniziato.