Con l’uscita di DOOM: The Dark Ages ormai imminente, arriva una notizia che potrebbe spegnere un po’ dell’entusiasmo degli appassionati del formato fisico: per giocare al nuovo sparatutto di Bethesda, il disco non basta. Nonostante la confezione, la copia fisica non contiene il gioco completo: è necessario effettuare un download per poterlo avviare.
A rivelarlo è stato l’account Does it Play?, noto per la sua attenzione alla preservazione dei videogiochi su supporto fisico. Secondo quanto riportato, la versione PS5 contiene solo 85 MB e quella Xbox appena 328 MB: quantità del tutto insufficienti per ospitare un titolo di tale portata. Il disco, di fatto, funge da mera licenza di avvio, utile solo a confermare il possesso del gioco e a sbloccarne il download tramite i server ufficiali.
Questo approccio, sempre più diffuso, ha fatto storcere il naso a una parte della community, soprattutto a chi tiene alla conservazione a lungo termine dei giochi. Il problema, infatti, non è solo simbolico: se un giorno i server digitali di Microsoft o Bethesda dovessero venire chiusi, il gioco potrebbe diventare inaccessibile, anche per chi possiede una copia fisica.
Il caso di DOOM: The Dark Ages (che abbiamo promosso a pieni voti nella nostra recensione) si inserisce in un trend più ampio, già criticato in passato, dove anche titoli importanti – come Indiana Jones e l’Antico Cerchio su PS5 – si presentano in edizione fisica ma privi dei dati necessari per funzionare offline. Una realtà che fa riflettere sul reale valore del supporto fisico nell’era del digital-first, e che evidenzia il crescente divario tra collezionismo e accessibilità.
Groundhog day. Another Xbox release, another stub. Not even a legend like DOOM is safe. So sad to see.
There are already claims in circulation that the PS5 release is the same. We should have our copy soon to check it. Trying to find more fingers to cross. https://t.co/z3cdyDWwDv
— Does it play? (@DoesItPlay1) May 9, 2025