Con l’arrivo di Nintendo Switch 2, una cosa è certa: i prezzi dei videogiochi stanno facendo discutere e non poco i fan. Titoli come Mario Kart World debutteranno a 90 euro nel formato fisico, e molti altri seguiranno con un prezzo di 80 euro. Una cifra elevata, ben oltre quanto siamo stati abituati a vedere fino a pochi anni fa. Eppure, secondo Shawn Layden — ex presidente di Sony Interactive Entertainment America — i fan continueranno a comprare.
In una recente intervista su YouTube, Layden ha affrontato direttamente il tema: sì, i prezzi sono alti e sì, potrebbero sembrare eccessivi. Ma c’è un fattore che cambia tutto: l’esclusività. Nintendo non segue la linea di Sony e Microsoft, che ormai spesso distribuiscono i loro giochi anche su PC e piattaforme concorrenti. Nintendo mantiene i propri titoli in casa. Per questo motivo se vuoi giocare a Mario, Zelda o Donkey Kong, devi farlo su una console Nintendo. Punto.
Secondo Layden, proprio questa strategia rende accettabile l’aumento di prezzo. I fan non possono trovare quei giochi da nessun’altra parte, e finiranno col pagare ciò che viene richiesto. Anche perché Nintendo è nota per non svalutare nel tempo i propri giochi: non ci sono grandi sconti, né cali di prezzo dopo l’uscita. È una vera e propria “tassa Nintendo”, un premium da pagare per accedere a esperienze che non esistono altrove.
Ma c’è anche un altro lato della medaglia, più strutturale: l’intera industria sta attraversando una crisi di sostenibilità. Layden sottolinea come i giochi AAA stiano diventando troppo costosi da produrre: budget da oltre 100 milioni di dollari e cicli di sviluppo sempre più lunghi mettono a rischio il sistema. Il vecchio modello da 59,99 dollari è rimasto invariato per decenni, nonostante l’inflazione e l’aumento dei costi. Il nuovo prezzo da 80 o 90 euro potrebbe dunque essere una conseguenza inevitabile per garantire la sopravvivenza delle produzioni di alto livello.
Tuttavia, l’ex dirigente Sony suggerisce anche una riflessione più profonda: forse il settore deve tornare a progetti più piccoli, più completi e meno dipendenti da servizi live infiniti. La creatività — dice Layden — non nasce dall’abbondanza, ma dai limiti. Forse proprio Nintendo, con la sua attenzione per l’esperienza finita, per il gioco che si può “finire”, sta offrendo una risposta concreta in un momento di caos creativo.
Leggiamo un estratto delle dichiarazioni condivise da Shawn Layden:
“Potete vederlo facilmente. ‘Wow’, potreste dire, ‘il salto di prezzo da Switch 1 a Switch 2 è notevole, 80 dollari per un gioco?’ Certo, ma se credo che prendi in considerazione che questa è l’unica piattaforma sulla quale puoi giocare Mario, così come Zelda e Donkey Kong, non puoi fare altro se non aprire il tuo portafogli e comprare il gioco. La natura di esclusiva first party mitiga la reazione di shock per questi prezzi, perché non può fare a meno di desiderare tali prodotti”.
In sintesi, i giochi Switch 2 costano tanto, sì. Ma il pubblico, almeno per ora, è pronto a pagare. Perché quando un gioco è solo Nintendo, il prezzo lo decide la passione. Aggiungiamo che secondo due ex-Nintendo, dei DLC a pagamento per Mario Kart World rappresenterebbero un problema.
Ricordiamo che Nintendo Switch 2 verrà rilasciata il 5 giugno 2025 al prezzo di 469,99 euro.