Nintendo rompe il silenzio e affronta apertamente le preoccupazioni dei fan riguardo al prezzo di Nintendo Switch 2. In un periodo in cui i dazi commerciali annunciati da Donald Trump gettano incertezza sul mercato tecnologico, Doug Bowser, presidente di Nintendo of America, ha chiarito che il costo di lancio della nuova console non è stato determinato da queste politiche fiscali. Tuttavia, l’azienda non esclude che eventuali rincari futuri possano verificarsi negli Stati Uniti, qualora le condizioni economiche si aggravassero ulteriormente.
Durante un’intervista al Washington Post e The Verge, Bowser ha spiegato che la politica di prezzo della compagnia segue logiche interne ben più complesse dei dazi. Il prezzo di Nintendo Switch 2 riflette, infatti, il salto generazionale che la console rappresenta: hardware più potente, uno schermo LCD più grande e avanzato, Joy-Con riprogettati e più comodi, funzionalità social integrate come GameChat. L’obiettivo era proporre una piattaforma moderna, accessibile e capace di offrire esperienze di gioco durature.
Bowser ha anche sottolineato che la precedente generazione di Nintendo Switch non subirà sconti e continuerà a essere venduta al prezzo attuale. L’idea è quella di mantenere attivo l’intero catalogo hardware, lasciando agli utenti diversi livelli di accesso all’ecosistema Nintendo. La Switch originale, la versione OLED e la Lite continueranno dunque a occupare uno spazio importante nel mercato, affiancando la nuova console. In questo modo, Nintendo punta a non abbandonare gli oltre 150 milioni di utenti già parte della sua community, molti dei quali potrebbero non essere pronti a passare immediatamente al nuovo modello.
Per quanto riguarda i giochi, Nintendo conferma una strategia dinamica. Il prezzo non sarà standardizzato: ogni titolo verrà valutato singolarmente in base al suo sviluppo, alla profondità del gameplay, alla rigiocabilità e ad altri fattori qualitativi. Questo significa che vedremo prezzi differenti da gioco a gioco, senza un listino fisso, ma con l’intenzione di riflettere il reale valore del contenuto.
Infine, il rinvio delle prenotazioni di Switch 2 in territorio statunitense è stato una misura cautelativa, legata proprio all’incertezza economica derivata dai nuovi dazi. Nintendo sta monitorando da vicino la situazione e si prepara a discuterne più nel dettaglio con gli investitori l’8 maggio, durante la prossima conference call.
In sintesi, Nintendo affronta con trasparenza una fase delicata del mercato, promettendo innovazione senza dimenticare la propria utenza storica. Switch 2 non sarà solo un nuovo inizio, ma un’estensione dell’universo Nintendo, pensata per evolvere con i giocatori.