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Home»Articoli»Recensioni»Wall Town Wonders Recensione: una città in realtà virtuale mista su Meta Quest!

Wall Town Wonders Recensione: una città in realtà virtuale mista su Meta Quest!

La recensione di Wall Town Wonders, un giocon VR in realtà aumentata per Meta Quest che ci fa costruire una città... sulle mura di casa!
Lorenzo MangoBy Lorenzo Mango17 Marzo 2025
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Il panorama della realtà virtuale e mista si sta ampliando rapidamente, e da tempo ormai è possibile distinguere con puntualità tra vari tipi di “gioco in realtà virtuale”. Quelli immersivi, quelli in prima persona, in terza, e quelli in realtà aumentata. Con l’avvento di Meta Quest 3 e della sua versione più economica, entrambe dotate di telecamere a risoluzione maggiore rispetto al passato per visualizzare il mondo esterno, gli sviluppatori possiedono strumenti sempre più avanzati per creare queste ultime, le esperienze in augmented reality. Wall Town Wonders, sviluppato da Cyborn, è uno degli ultimi giochi di questo tipo passato attraverso le nostre lenti Meta, e sfrutta la tecnologia della realtà mista per trasformare il mondo reale in un ambiente di gioco interattivo.

Nello specifico, i giocatori non vengono proiettati in un mondo fittizio creato da zero, ma il loro spazio casalingo, mappato con le funzioni dei visori Quest di ultima generazione, diventano loro stessi parte di quel mondo. Mentre chi indossa il visore si tramuta in una sorta di “gigante benevolo” alla Gulliver, che aiuta una comunità di piccoli abitanti a costruire un villaggio sulle pareti della propria stanza. L’idea è tanto semplice quanto affascinante, ma la realizzazione finale, purtroppo, è meno vibrante e interattiva di quanto ci si aspetterebbe.

Ambientazione… casa vostra!

Wall Town Wonders non si racconta ovviamente una storia complessa, ma possiede comunque un comparto narrativo leggero, che si sviluppa attraverso i dialoghi con gli abitanti del villaggio e fa da pretesto per avanzare nella simulazione. Ogni personaggio che incontreremo ha infatti una personalità e interagisce in modi diversi con il giocatore, generando teoricamente un legame affascinante tra lui e il mondo che si va delineando edificio dopo edificio.

La direzione artistica di edilizia, vestiario e contesto generale è abbastanza varia e colorata, ora steampunk, ora più fiabesca, a seconda di come scegliamo di progredire dialogando con personaggi che sembrano usciti da un libro illustrato. Lo stile artistico è quindi vivace e cartoonesco, caratterizzato con palette brillanti e animazioni fluide. Gli abitanti del villaggio sono espressivi e ben animati.

Gli edifici che costruirete, poi, avranno un aspetto dettagliato e unico, adattandosi alle pareti della vostra stanza in modo credibilissimo, come se facessero realmente parte dello spazio fisico. Questa combinazione di realtà mista e direzione artistica ispirata crea un’esperienza visiva ricca e sorprendente: se passerete abbastanza tempo immersi nella realtà mista, arriverete al punto di non riconoscere più il vostro spazio casalingo, quando levato il visore verranno a mancare tutti quei piccoli elementi interattivi che lo abitavano poco prima.

Siamo rimasti stupiti da questo elemento di realtà mista, che utilizzando a dovere il potenziale di Meta Quest 3 permette agli abitanti del villaggio di “notare” alcuni oggetti presenti nella stanza, interagendo con l’ambiente in modi divertenti e imprevedibili, se costruiamo loro abbastanza vicino. Questa interazione potenziale rende più interessante e poliedrico anche il sistema di costruzione, perché invece di posizionare edifici su una mappa orizzontale, in Wall Town Wonders si possono scegliere anche punti vereticali sulla parete e “piazzare” le costruzioni, regolandone poi le dimensioni e la disposizione in base allo spazio disponibile.

Va da sé, che per godere di tutto questo al massimo è necessario un attento e minuzioso setup di base, una mappatura tramite il sistema integrato (e abbastanza intelligente) in Meta Quest 3. Più scenderemo nel dettaglio definendo ingombri, tipi di superfici e di mobilia, dimensioni e via discorrendo degli elementi e arredi della stanza dove faremo crescere la nostra cittadina, più sarà complessa la possibilità di interazione tra realtà aumentata, e realtà “reale” della cittadina.

Tecnicamente, fa il meglio che si può

Questo sistema, però, per quanto potenzialmente incredibile e ormai di molto raffinato rispetto ai primi esperimenti con la realtà aumentata del Nintendo DSi, poi del DS, e avanzando ancora di PSP e PSVita (ricordate? gli Invizimals? Bellissimi) è ancora ovviamente limitato soprattutto dalle telecamere non incredibili dei Visori Meta Quest. peraltro, solo se l’illuminazione nella stanza è buona (molto buona, quasi eccessiva) si raggiunge il picco di immersione nella “Town Wonders”, sfruttando al meglio il passthrough a colori.

Dal punto di vista tecnico, scevro dall’hardware su cui gira, come software e gioco Wall Town Wonders è comunque uno dei migliori esempi di utilizzo della realtà mista su Meta Quest 3. Gli elementi digitali si fondono in modo fluido e naturale, e gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro nel mantenere stabile l’ancoraggio degli oggetti virtuali alle superfici fisiche. Uno dei problemi principali e tipici della realtà aumentata con elementi che restano fissi anche quando ci muoviamo loro intorno, è infatti il cosiddetto “drift”: lo slittamento degli oggetti virtuali rispetto alla realtà. Ebbene, in Wall Town Wonders questo fenomeno è ridotto davvero al minimo, praticamente non notabile, il che rende l’esperienza molto più stabile e realistica.

Costruito tutto: e adesso?

Il punto dolente, ahimè, è però arrivato: il gameplay di Wall Town Wonders si basa su una combinazione di city building elementare e interazione con l’ambiente circostante, che però alla lunga diventa ripetitivo e meno interessante di quanto non fosse quando “la magia” era appena iniziata. Il giocatore può agire e interagire con quanto ha creato in molti meno modi di quanti vi aspettereste:

  • Può costruire edifici sulle pareti della propria stanza.
  • Può interagire con gli abitanti del villaggio per ricevere missioni e compiti, che però si risolvono spesso in mansioni ripetitive e poco divertenti, minigiochi e attività secondarie non così entusiasmanti salvo la prima volta che le svolgiamo (quando cioè stiamo ancora scoprendo il poco che ludicamente Wall Town Wanders ha da offrire).
  • Può gestire le risorse necessarie per lo sviluppo della cittadina (che è un altro aspetto del costruire, ampliare il villaggio e ingrandirne gli edifici e i servizi).

Wall Town Wonders Recensione

Dopo alcune ore di gioco, l’assenza di varietà nelle attività potrebbe ridurre l’entusiasmo iniziale, specialmente per chi è abituato a titoli più dinamici. Si raggiunge molto presto la sensazione di aver “visto tutto, e fatto tutto”: il peggio del peggio per un titolo con questa qualità tecnica e artistica, che risultano perciò a dir poco sprecate per un “simulatore di lego animati”.

Perciò, la longevità di Wall Town Wonders dipende molto dal tipo di giocatore che lo approccia. Chi ama esplorare ogni dettaglio e interagire con i personaggi, chi non disdegna un minimo di voyeurismo “semidivino” ha di fronte a sè diverse ore di divertimento, alla scoperta di un microverso vibrante, ben rappresentato e super personalizzabile. Invece, chi cerca un gameplay più strutturato e gestionale potrebbe troverà di certo il gioco un po’ troppo ripetitivo dopo poche sessioni.

Il sistema di progressione, basato sulla costruzione graduale del villaggio, fornisce quindi una motivazione costante per continuare a giocare, ma non introduce abbastanza variazioni da mantenere alto l’interesse nel lungo periodo. Sarebbe stato interessante vedere più eventi dinamici o missioni più articolate per aggiungere varietà all’esperienza. Non che sia impossibile vengano aggiunti con futuri aggiornamenti: è capitato spesso con i giochi per Meta!

Accessibilità e Comfort

Wall Town Wonders RecensioneA differenza di giochi più tradizionali in VR, Wall Town Wonders non punta sull’azione o sulla competizione, ma su un’esperienza più rilassante e creativa. Questo lo rende un titolo unico, ma non adatto a chi cerca un gameplay più dinamico, strategico, o gestionale. Non saremo chiamati a governare una città, quanto piuttosto a osservarla a volte più, a volte meno passivamente, con una varietà di incarichi dal pool di scelta limitato.

Wall Town Wonders può però anche risultare rilassante, se non siete giocatori proni alla chinetosi, e se non vi disturba avere addosso il meta quest per molto tempo, muovendovi in giro, avvicinandovi (pericolosamente) a pareti e oggetti della vostra stanza. Comunque, poiché la maggior parte delle interazioni avviene con la realtà mista, il rischio di sperimentare motion sickness è parecchio basso, e Il gioco non richiede spostamenti bruschi o movimenti innaturali: chi non è abituato alla realtà virtuale non dovrebbe avere alcun problema.

Wall Town Wonders RecensioneCerto, non ne abbiamo ancora parlato, ma un altro aspetto da considerare per capire se Wonders fa o no per voi è valutare lo spazio necessario per giocare. Non solo quantitativamente, ma anche “tipologicamente”. Di solito, coi giochi VR tradizionali serve uno spazio più o meno largo completamente vuoto, nel quale non rischiate di buttar giù inavvertitamente lampade e altri oggetti di arredo alti (o fragili). Mentre in Wall Town Wonders, il bello è proprio poter sfruttare spazi meno tradizionalmente adatti alla VR, purchè offrano comunque superfici verticali e orizzontali libere a sufficienza per far progredire la città. Insomma, per godere appieno dell’esperienza è consigliabile avere almeno una parete libera su cui costruire senza ostacoli visivi di sorta.

La recensione in breve

6.5 Voyeuristico

Wall Town Wonders è un’esperienza affascinante e innovativa che dimostra le potenzialità della realtà mista su Meta Quest 3. Il concept, trasformare le pareti di casa in un mondo vivo e interattivo, è geniale ed è stato programmato con grande cura, alti livelli di dettaglio e stabilità tecnica. La direzione artistica colorata, l'ambientazione fiabesca e l'interazione intuitiva rendono il gioco una scelta ideale per chi cerca un’esperienza rilassante e originale. Non il classico “spara spara taglia taglia” del VR, insomma. Tuttavia, il gameplay è davvero ridotto all’osso, e potrebbe beneficiare di una maggiore varietà, o almeno di una progressione più coinvolgente e gestionale. Speriamo in update futuri che approfondiscano Wonder in tal senso. Comunque, quando il prezzo dovesse scendere anche solo di poco se possedete un Meta Quest 3, e volete provare un’esperienza unica in realtà mista, Wall Town Wonders merita sicuramente di essere provato.

  • Voto Game-Experience 6.5
  • User Ratings (0 Votes) 0
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