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Home»Notizie»Japan Studio, Shuhei Yoshida spiega perché Sony ha chiuso il team di sviluppo di PlayStation

Japan Studio, Shuhei Yoshida spiega perché Sony ha chiuso il team di sviluppo di PlayStation

Japan Studio, una dei team di più iconici di PlayStation, è stato chiuso nel 2021. Shuhei Yoshida ha rivelato i motivi della chiusura.
Alberto RossiBy Alberto Rossi19 Febbraio 2025
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I personaggi di Japan Studio
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Japan Studio, una dei team di sviluppo più iconici di PlayStation, è stato chiuso nel 2021. Questa decisione ha suscitato molte critiche da parte dei fan, che temevano un allontanamento di Sony dalle produzioni giapponesi. Ora, Shuhei Yoshida, ex dirigente PlayStation, ha spiegato le vere motivazioni dietro questa scelta: il mercato stava cambiando e non c’era più spazio per i giochi “doppia A“, categoria nella quale rientravano molte delle produzioni dello studio.

Durante un’intervista al podcast Sacred Symbols (condivisa da VGC), Yoshida ha dichiarato che Sony ha sempre avuto grande rispetto per Japan Studio e le sue IP, ma la realtà economica ha reso impossibile continuare a sostenerlo. “A parte Gran Turismo, abbiamo avuto molti ottimi prodotti, ma non molti di successo a livello tripla A. Il mercato si è allargato e i giochi indie hanno riempito il vuoto, facendo scomparire quasi del tutto il mercato doppia A” ha spiegato Yoshida.

Un esempio significativo è Gravity Rush 2. Dopo il suo rilascio, il director Keiichiro Toyama ha cercato di proporre nuovi progetti, ma nessuno è stato approvato. Questo perché Sony cercava di puntare sempre più sui titoli di grande budget, rendendo difficile il supporto a produzioni di medie dimensioni. Quando Japan Studio venne chiuso, Toyama divenne indipendente e fondò il proprio studio, Bokeh Game Studio, con cui ha sviluppato Slitterhead.

Con la chiusura di Japan Studio, il colosso giapponese ha riorganizzato parte del personale, integrandolo in Team Asobi, il team responsabile di Astro Bot. Tuttavia, la maggior parte dei dipendenti ha lasciato l’azienda dopo che i loro contratti annuali non furono rinnovati. Secondo Yoshida, questa era una decisione necessaria per permettere a Sony di rimanere competitiva in un mercato sempre più dominato da grandi produzioni e titoli live service.

Nonostante la chiusura, Yoshida ha sottolineato che l’eredità di Japan Studio continua a vivere attraverso i giochi sviluppati dagli ex membri dello studio, come il seguito spirituale di Patapon, Ratatan. Per quanto riguarda Sony, il focus resta sui titoli di grande impatto, con meno spazio per sperimentazioni di nicchia come quelle per cui Japan Studio era famoso.

In tutto questo ricordiamo che Yoshida ha rivelato FromSoftware non voleva che Sony pubblicasse Dark Souls perché “delusa” dal trattamento ricevuto con Demon’s Souls, ed ha affermato che l’arrivo dei giochi Xbox su PS5 rappresenta una “vittoria” per i giocatori PlayStation. L’ex dirigente ha aggiunto che The Last of Us Online era “fantastico”, ma Naughty Dog l’ha cancellato per sviluppare nuove IP.

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