Hideo Kojima ha annunciato che Death Stranding 2: On The Beach ha raggiunto una fase cruciale dello sviluppo, definita addirittura dal celebre game director giapponese come “il periodo più impegnativo” per lui sia fisicamente che mentalmente.
Kojima ha aggiunto che durante questa fase, oltre al lavoro tecnico, è impegnato con attività come la registrazione delle voci, la stesura di testi e colloqui. Lo sviluppatore giapponese ha anche ammesso di sentirsi stanco, condividendo anche un aneddoto curioso: durante un test di gioco, si è addormentato due volte nel mezzo di una missione. Questo episodio lo ha portato a riflettere sui limiti imposti dall’età e su quanto tempo potrà continuare a creare opere innovative.
Come se non bastasse tutto questo, Hideo Kojima, che ha ormai 60 anni, ha ammesso che si è ispirato alla longevità creativa di Ridley Scott, che a 87 anni è ancora attivo e che, alla sua stessa età, aveva realizzato il capolavoro Il Gladiatore. Questo paragone gli offre conforto e speranza, spingendolo a continuare a creare nonostante le sfide.
Con queste riflessioni, Kojima non solo ha deciso di aggiornare i fan sullo stato di Death Stranding 2: On tHe Beach, ma ha anche voluto condividere un lato umano e personale, dimostrando quanto sia legato al suo lavoro e alla sua visione artistica.
Ricordiamo che il secondo capitolo di Death Stranding è in arrivo su PS5 nel corso di quest’anno.
At this age, I can’t help but think about how much longer I’ll be able to stay “creative.” I want to keep going for the rest of my life, but is it 10 more years? 20? Every day feels like I’m racing against the clock. Even now, at 87, Ridley Scott is still active. And back when he… https://t.co/HivXYY4PHC
— HIDEO_KOJIMA (@HIDEO_KOJIMA_EN) January 13, 2025