Bungie, lo studio noto per aver dato vita ad Halo e Destiny, ha subito un nuovo ridimensionamento da parte di Sony. Dopo un 2024 già segnato da tagli consistenti, con 220 licenziamenti annunciati a luglio, le ultime notizie parlano di ulteriori trasferimenti e licenziamenti che stanno trasformando profondamente la struttura dello studio.
Come leggiamo su Tech4Gamers, un’intera squadra, guidata dal leader delle partnership strategiche Joss Price, è stata trasferita alla divisione PlayStation, dove lavorerà sullo sviluppo di franchise globali. Questo team, che in precedenza operava direttamente presso Bungie, avrà il compito di trasformare le IP di PlayStation in prodotti di intrattenimento, ampliando il loro raggio d’azione oltre i videogiochi. Price ha confermato il trasferimento su LinkedIn, definendo il passaggio un’opportunità per applicare le competenze acquisite nello studio di Destiny a un contesto più ampio.
Parallelamente, licenziamenti di alto profilo stanno ridisegnando la leadership dello studio. Tra le figure chiave che hanno lasciato Bungie figurano Ondraus Jenkins, Chief Strategy Officer con 16 anni di esperienza, e Jonny Ebbert, Chief Creative Officer negli ultimi cinque anni. Questi addii non sono accompagnati da dichiarazioni ufficiali, ma aggiornamenti sui loro profili professionali confermano la separazione dallo studio.
Questi eventi lasciano un alone di incertezza sul futuro di Bungie, già in difficoltà per i risultati sotto le aspettative di Destiny 2 e le alte aspettative per il rilascio di Marathon. Nonostante le promesse iniziali di autonomia, Sony sembra sempre più coinvolta nella gestione diretta dello studio, con un approccio che mira a integrare Bungie nella strategia globale di PlayStation.
I fan e gli osservatori del settore si chiedono ora se Bungie potrà mantenere la sua identità creativa o se diventerà un tassello di un puzzle più grande e controllato. In ogni caso, il successo di Marathon appare cruciale per il futuro dello studio e per dimostrare che, nonostante i cambiamenti, Bungie può ancora essere un punto di riferimento nel panorama videoludico.
Segnaliamo in conclusione dell’articolo che nei giorni scorsi l’ex director di Marathon ha fatto causa a Bungie e Sony per licenziamento ingiusto.