L’ex sviluppatore di Starfield e Skyrim, Nate Purkeypile, sostiene che Bethesda potrebbe trarre enormi vantaggi passando a Unreal Engine 5, seguendo l’esempio di altri studi come il team di Halo. Secondo lui, il Creation Engine richiede troppe risorse per restare al passo con le tecnologie moderne, ostacolando lo sviluppo dei giochi, ma nonostante questo l’azienda americana sembra restia a cambiare, probabilmente per non perdere tutta la dimestichezza accumulata negli anni con il proprio motore grafico.
Nate Purkeypile, che ha lavorato a titoli iconici come The Elder Scrolls e Fallout, ha recentemente dichiarato che i giochi open world risultano migliori quando sviluppati su Unreal Engine 5. Durante un’intervista con Kiwi Talkz, lo sviluppatore ha spiegato che il motore proprietario di Bethesda, il Creation Engine, richiede un enorme impegno per aggiornare componenti fondamentali come il rendering e l’animazione, sottraendo di conseguenza tempo e risorse allo sviluppo creativo.
Purkeypile ha citato il caso di Starfield, dove una parte significativa del lavoro è stata dedicata per portare i sistemi tecnologici ad un livello accettabile. Questo approccio però, sebbene necessario, ha reso il processo di sviluppo più lento e complesso. Inoltre ha anche evidenziato come le frequenti schermate di caricamento del gioco siano un chiaro esempio dei limiti del Creation Engine.
Secondo l’ex sviluppatore, il passaggio ad Unreal Engine 5 potrebbe risolvere molti di questi problemi. UE5 offre infatti una base tecnologica avanzata, strumenti più completi ed una community di sviluppatori consolidata, facilitando in questo modo sia lo sviluppo sia l’assunzione di nuovi talenti. Studi come CD Projekt RED hanno già adottato Unreal Engine 5 per The Witcher 4, dimostrando i benefici di questa transizione.
Nonostante i vantaggi, Purkeypile è scettico sul fatto che Bethesda possa effettivamente abbandonare il Creation Engine. Le aziende tendono a mantenere decisioni prese in passato, anche quando nuove tecnologie offrono soluzioni migliori. Tuttavia nonostante questa tendenza, l’ex sviluppatore ha sottolineato l’importanza di rivalutare regolarmente la tecnologia così da rimanere competitivi e innovativi.
L’esempio del team di Halo, che ha recentemente annunciato il passaggio a Unreal Engine 5 per accelerare lo sviluppo e garantire una crescita più organica della serie, potrebbe servire da ispirazione per Bethesda visto che sono entrambi team di Microsoft. Tuttavia, resta da vedere se l’azienda sarà disposta a compiere un simile passo verso l’evoluzione tecnologica.
Leggiamo le dichiarazioni condivise dallo sviluppatore (grazie a Pure Xbox):
“Sarei scioccato se ciò accadesse, perché non so, le persone hanno anche problemi a cambiare idea a volte, quando hanno preso una decisione a un certo punto e aveva senso in quel momento… ma onestamente penso che sia importante rivalutare la tecnologia. Molto di quello che è stato fatto su Starfield è stato cercare di mettere a punto tutti questi sistemi di rendering e di animazione e questo ha reso davvero difficile la realizzazione del gioco”.