Se Completely Stretchy fosse uno studente, i professori direbbero di lui che “è intelligente, ma non si applica”. Il suo concept è infatti molto interessante e dio ci fulmini se dovessimo anche solo pensare che i giochi “strani” siano da evitare. Il problema è che il concetto di “strano” deve pur sempre essere accompagnato dalla sostanza.
Spiderman è un beta tester di Completely Stretchy
Completely Stretchy nasce da un curioso infortunio sul lavoro. In seguito all’esplosione della centrale elettrica della città poteva succedere solo una cosa plausibile. Essere trasformati in un umanoide elastico, appiccicoso e di colore blu. La folgorazione sarebbe stata troppo banale e probabilmente i concittadini sono abituati a situazioni simili, viste anche le loro apparenze estetiche.
Le Isole Grombi hanno dunque bisogno del nostro aiuto per recuperare tutti i mostriciattoli Elektro, utilizzati in una sorta di schiavitù elettrica per dare energia a tutto ciò che ci circonda. Ogni missione portata a termine consente di guadagnarne alcuni, ma è possibile anche trovarli casualmente nella mappa, divisa in 3 isole caratterizzate da 3 biomi diversi.
Progredendo nelle missioni anche i nostri poteri aumentano. Elasticità e appiccicosità sono limitate a un certo numero di clic, motivo per cui non è subito possibile esplorare al 100% la mappa di gioco. Il livello massimo si raggiunge comunque in meno di 3 ore, quando tutte le aree sono ormai accessibili e si va verso le battute finali di una storia piena di assurdità. Le due isole raggiungibili dopo il completamento del primo obiettivo principale sono dotate di una missione più lunga ciascuna, il cui obiettivo non è solo accrescere il nostro potere, ma anche darci strumenti utili per la continuazione.
Tutto fa leva sulla stranezza
Completely Stretchy preme molto sulla stranezza dei personaggi e dei dialoghi. Per il nostro territorio è un limite, visto che l’italiano non è supportato. Probabilmente le freddure in lingua originale verrebbero meno, ma non dovrebbe essere difficile trovarne di analoghe per localizzare (ovviamente budget permettendo). È quasi più divertente scovare gli NPC in situazioni paradossali, imbarazzanti o semplicemente impossibili, piuttosto che sentirli parlare.
Purtroppo ci si stanca facilmente. La quantità di NPC con cui conversare in modo produttivo, ovvero quelli che effettivamente hanno missioni da darci, è veramente bassa. Le loro quest sono perlopiù ordinarie, basate su utilizzi molto semplici dell’abilità elastica. Il resto dei cittadini interagisce con frasi e battutine che alla lunga diventano ridondanti e poco efficaci.
Le 3 isole, per quanto piccole, risultano dispersive per via degli ampi spazi inutilizzati e molto spesso non è nemmeno così facile capire dove occorre andare. Per fortuna alcuni spazi hanno simboli in grado di trasmetterci la loro funzione senza conoscere la strana lingua del posto.
Completely Stretchy, forse fin troppo
Graficamente ci troviamo davanti a un gioco che non vuole ovviamente cercare la qualità, bensì la goffaggine. Lo stile completamente piatto dei colori restituisce bene l’idea, ma tecnicamente avremmo preferito forse una leggera sfumatura verso i posti più lontani, giusto per evitare un effetto popup molto evidente. La definizione è invece sempre al massimo, senza alcuno sforzo per le componenti del PC. A maggior ragione avrebbe senso portare Completely Stretchy su una console portatile come Nintendo Switch.
Possiamo capire la volontà di rendere Completely Stretchy un titolo estremamente minimale, ma ci sono alcune scelte tecniche che non trovano più alcun senso nel 2024. Manca ad esempio un sistema di waypoint per le missioni intraprese. In un’isola dove tutti si somigliano e i nomi sono ispirati alla follia di Rick and Morty, come potremmo mai ricordarci dove ritrovare l’NPC che ci ha fornito la missione?
Le uniche quest che indicano chiaramente dove andare sono due: il fattorino e i percorsi stile parkour/Spiderman. In tutti gli altri casi occorre andare a memoria o, ancora peggio, totalmente abbandonati al caso. Come se non fosse abbastanza, nel nostro savegame abbiamo perso a un certo punto la possibilità di visualizzare la mappa. Il tasto abbinato non funzionava più, nemmeno collegando un controller, rendendo troppo difficile continuare.
La recensione in breve
Completely Stretchy avrebbe potuto osare molto di più. La quantità esigua di NPC validi per le missioni e la loro scarsa varietà di attività riduce di molto la vita di questo titolo, colpito anche da accorgimenti tecnici che non possono nascondersi dietro scelte ponderate.
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Voto Game-Experience