LEGO Horizon Adventures segue da vicino la narrazione del “vero” titolo disponibile ormai da circa 7 anni e in voga per il remaster su PS5 Pro. Si trasforma però nella sua versione LEGO, ormai famosa per la capacità di creare situazioni divertenti, rotture della quarta parete e mix con altri temi del brand (Ninjago, LEGO City, etc…).
La protagonista Aloy e i vari personaggi si trasformano quindi in una versione più cartoonesca di loro stessi, nemici compresi. È una formula che ha sempre funzionato per colpire entrambi i target, adulti e piccini. La forza dei titoli LEGO è proprio questa e trova un altro ottimo capitolo in LEGO Horizon Adventures.
Aloy riparte quindi all’avventura per scoprire le sue origini, capire chi sia sua madre e comprendere la genesi delle macchine che ora regnano incontrastate sulla Terra. Da dove vengono e perché sono così irrequiete?
Una vera Culla della Madre
Non sarebbe un gioco LEGO se non ci fossero di mezzo le costruzioni. Il paese di Aloy va ricostruito durante la storia progredendo nelle varie missioni e collezionando i mattoncini d’oro. Le strutture possono essere completamente personalizzate esteriormente nella forma e nel colore, con tanto di interazioni per gli abitanti del villaggio. Per fare un esempio, questi possono essere presi e scaraventati in un armadio per costringerli a indossare determinate skin del mondo LEGO. Un po’ brutale forse, ma non abbiamo ancora sentito di NPC che si lamentano coi sindacati.
I bambini possono così divertirsi a personalizzare il villaggio coi colori che vogliono, mentre gli adulti punterebbero sicuramente al completamento massimo delle attività. Se infatti le missioni sono lineari e non c’è modo di ripercorrere i propri passi, le attività secondarie sono più variegate. La bacheca dei lavori, posta nel mezzo del villaggio, crea infatti qualche sfida in più proponendo modi diversi di intraprendere le missioni, oppure decorazioni del paesello. In entrambi i casi si viene ricompensati con mattoncini d’oro, utili per velocizzare lo sviluppo delle abitazioni.
Più avanti si sbloccano anche le cacce alle macchine alfa, focalizzate sul combattimento in arena per l’accumulo di un’altra valuta, il mattoncino rosso (definito appunto “alfa”). Se questi mattoncini rappresentano una sorta di obiettivo senza spesa, il discorso per i gettoni è differente.
Come al solito questi sono da accumulare in ogni livello e per certi versi anche tramite pizzo negli edifici del villaggio. Una volta provato capirete subito di cosa stiamo parlando… ma forse è meglio descriverla come un riferimento alle case e agli alberghi del Monopoli. Sì, nettamente meglio.
Più personaggi intercambiabili
Il Cuore della Madre è anche il posto dove è possibile personalizzare non solo Aloy, bensì tutti i personaggi che le orbitano attorno. Sono 3 i compagni con cui potrà scambiare il ruolo a piacimento prima delle missioni oppure direttamente nel villaggio. Per quanto ognuno di loro abbia il suo stile di combattimento, LEGO Horizon Adventures predilige quello dalla distanza per ovvie ragioni. L’arco di Aloy è iconico, motivo per cui il combattimento corpo a corpo non poteva essere la priorità per gli sviluppatori.
Ogni personaggio ha un suo livello accumulato con l’esperienza e può accedere a diverse armi speciali. Come dice il Narratore, che commenta ogni momento storico, è curioso che proprio prima di una boss fight o di un finale di missione compaia un misterioso venditore di power up, talmente subdolo da non volere nulla in cambio.
Questo Narratore ha una parte estremamente importante nell’infusione del classico umorismo LEGO all’interno del gioco. Sono principalmente sue le battute relative ad Aloy e alla sua storia, soprattutto per spronare il giocatore ad andare avanti nelle missioni invece di bighellonare nel villaggio. Allora perché mai permetterci di costruire una discoteca, se non per spassarcela un po’?
Horizon: Zero Dawn visto dall’alto
Vediamo però come se la cava LEGO Horizon Adventures col combattimento. Come già detto, è principalmente da lontano e per quanto riguarda Aloy riprende del tutto quello di Horizon: Zero Dawn. L’arco è disponibile in varie forme, tali da provocare danni da fuoco, gelo e fulmine. Ci sono due modi per ottenere questi effetti: tramite i power up, oppure facendo in modo che la freccia passi attraverso un modificatore d’effetto prima di arrivare al nemico.
E non c’è modo migliore di colpirli se non nel loro punto debole. A questo serve il Focus, che come in Horizon: Zero Dawn scannerizza le macchine per illuminare d’arancione gli obiettivi principali. Progredendo col gioco tende a non diventare più così necessario, perché ormai si conoscono abbastanza bene i nemici. È comunque molto divertente vedere l’approccio di ogni personaggio nei confronti di questo marchingegno.
Il gameplay riprende quindi molto bene quello del gioco originale, includendo anche le zone erbose utili come nascondiglio ed espandendolo però grazie alla co-op locale oppure tramite internet. Pecca a volte solo di varietà. Le arene sono molto riconoscibili e spesso ripetitive. Un aiuto per mitigare questo effetto viene dato dagli eventuali power up e gadget disseminati sul terreno e sempre più numerosi ed evoluti col progredire della storia. Boss fight a parte, che seguono una logica tutta loro e sfruttano più elementi di gioco per risultare uniche.
Ci ha piacevolmente sorpreso il fatto che i gadget continuino ad aumentare anche ben oltre la metà della storia. A quel punto si potrebbe pensare di aver sbloccato quasi tutto, ed ecco che LEGO Horizon Adventures ci mette in mano nuove trappole, bombe e quant’altro.
Brillante, ma a che prezzo?
Giocato su una PS5 del day one, LEGO Horizon Adventures ci dà la possibilità di scegliere tra due visualizzazioni grafiche: prestazioni e qualità. Ammettiamo di aver avuto paura che la vittima sacrificale potesse essere il framerate. Purtroppo è così.
Alla qualità più alta, che dona a LEGO Horizon Adventures una migliore gestione della luce in generale, il gioco gira a 30 fps fissi. Difficile nascondere un po’ di delusione per una console che fatto dei 60 fps il suo cavallo di battaglia nel porting di giochi da PS4. LEGO Horizon Adventures, per quanto titolo nuovo al 100%, avrebbe meritato lo stesso framerate anche alla qualità più alta. Dall’altro lato, PS5 Pro dovrà pur avere un selling point in più.
A volte è inoltre difficile capire cosa si vede a causa dei tanti elementi grafici in visuale, soprattutto quando sono in leggero movimento per via del vento. Per fortuna tutto ciò accade lontano dalle arene di combattimento, molto più aperte. Diventa però più arduo trovare chest extra e passaggi segreti.
La recensione in breve
LEGO Horizon Adventures è un’ottima invenzione per tenere alto l’interesse per Horizon in sé, che vede il primo capitolo ora disponibile anche su PS5 Pro con una nuova veste grafica. Il classico gameplay LEGO è ormai super riconoscibile ed è incredibile come possa essere plasmato per ripercorrere quello dei giochi originali. Indicato per tutte le età, anche quelle più tenere che possono avvicinarsi al mondo dei videogiochi in un ambiente protetto e amichevole.
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Voto Game-Experience