Anni dopo le vicende di Arcadia Bay, Maxine Caulfield torna in una nuova struggente avventura targata Life is Strange. Double Exposure ci mostra una Max più adulta, alle prese con le incertezze della fine dell’adolescenza e nuovi terribili avvenimenti che la porteranno a prendere decisioni drastiche. Una storia come sempre emozionante, nella quale sarete voi, con le vostre scelte, a determinarne l’epilogo.
Cinque episodi nello stesso stile che ha reso famosa la serie di Life is Strange. Un teen drama che si mescola con il giallo ricco di colpi di scena che approfondisce la storia della protagonista più iconica della serie, mostrandoci anche nuovi lati del suo carattere. Sarà riuscito a far breccia nei nostri cuori? Scopritelo leggendo la nostra recensione di Life Is Strange: Double Exposure!
Doppia esposizione
Avete presente quelle bellissime foto dove più immagini si fondono fra loro, come ombre sovrimpresse una all’altra? Ebbene, trattasi di immagini realizzate con la tecnica della doppia esposizione, una tecnica molto utilizzata nell’ambito della fotografia, ben prima dall’avvento della fotografia digitale e dei software di ritocco. Ben oltre un secolo fa, era possibile realizzare fotografie spettacolari, quasi sovrannaturali o spettrali, in grado ad esempio di mostrare uno stesso soggetto in pose diverse.
Questa è anche la tecnica che da il nome a Life Is Strange: Double Exposure, scelta che trova senso non solo per la presenza della stessa nella modalità foto, che vi consentirà di immortalare alcuni momenti in una polaroid, ma anche e soprattutto per il dualismo “mondo Vita” e “mondo Morte” che contraddistingue l’ultima fatica di Deck Nine Games.
Immagini sovrapposte, alcune quasi impercettibili, come quelle degli abitanti di uno o dell’altro mondo. Una novità introdotta in questo gioco che consentirà alla protagonista di “spiare” cosa succede in una realtà rimanendo celata nell’altra, oltre che attraversare il confine fra le realtà per scoprire le differenze che le rendono uniche.
Una diramazione scaturita da un tragico evento, la morte in circostanze misteriose dell’amica e compagna di studi Safi, che sconvolgerà Maxine Caulfield e il resto della Caledon University, sede degli eventi di questo gioco. Un’avventura ancor più profonda e investigativa, dove la protagonista è chiamata ad affrontare i fantasmi del suo passato ad Arcadia Bay per salvare la sua nuova amica, mettendo a repentaglio anche la propria incolumità.
Da grandi poteri…
Messo nel cassetto il potere di riavvolgere il tempo, Max scoprirà di essere in grado di oltrepassare la barriera fra le due realtà sopracitate: quella dove l’amica Safi è stata assassinata e quella invece dove è ancora viva e illumina ancora le giornate della Caledon University. Incapace di darsi una spiegazione logica per gli eventi accaduti, Max dovrà quindi indagare parallelamente su due fronti per scoprire la sconvolgente verità dietro la morte dell’amica.
Come già accaduto in passato però, tali poteri possono comportare anche ripercussioni negative e Max dovrà quindi fare tesoro dei suoi ricordi per evitare che una nuova minaccia si presenti si presenti nel destino della giovane protagonista. Ricordi che saranno coerenti con gli eventuali salvataggi del primo capitolo presenti sulla vostra console, così da garantire continuità con le decisioni da voi prese in passato.
Raggiungendo uno squarcio dimensionale potrete quindi passare da un mondo all’altro, apparentemente uguale ma ricco di situazioni e dialoghi diversi. Soltanto così facendo, potrete avere il quadro completo, utile per risolvere una determinata situazione, o raccogliere un certo indizio che vi sarà d’aiuto in seguito.
Questo apre nuove porte e nuove soluzioni interessanti di gameplay, spingendo il giocatore ad indagare nelle due distinte realtà o anche solo spiare l’altra dimensione per origliare una conversazione. Spesso alcuni luoghi saranno inaccessibili se non facendo “slalom” fra le due dimensioni, una dinamica interessante che aggiunge valore al fattore esplorativo.
Il gioco è come sempre suddiviso in capitoli, al termine dei quali vi verrà proposto un riepilogo delle scelte compiute e di quelle invece che vi siete lasciati alle spalle. Alcune scelte avranno un certo peso specifico sull’andamento della trama ma, anche in questo caso, non ci sarà mai una vera e propria scelta giusta o sbagliata.
Gli sviluppatori hanno infatti lasciato ancor più libertà al giocatore su come risolvere di volta in volta le questioni, senza mai anticipare troppo l’esito di una scelta piuttosto che un’altra. Il fattore rigiocabilità, anche nel caso di Life Is Strange: Double Exposure, è dunque piuttosto alto.
…derivano grandi responsabilità
Possiamo quindi considerare la trama di Life Is Strange: Double Exposure il proseguo naturale di quanto narrato nel primo, indimenticabile, capitolo, seppur questa volta Max spicchi decisamente sul resto del cast. La storia, che ha luogo nel freddo Vermont, vedrà coinvolti studenti e professori di un istituto di belle arti e arti moderne in un groviglio di amori, gelosie, rapporti tossici e rivalità, che porteranno inevitabilmente a conseguenze drammatiche.
Life Is Strange: Double Exposure offre nuovamente uno spaccato della gioventù odierna americana, in tutte le sue esagerazioni e contraddizioni, ma sempre con intelligenza e con il dovuto realismo, nonostante gli elementi sovrannaturali.
A stupirci in positivo è stata sicuramente l’evoluzione del personaggio di Maxine, ormai adulta e cresciuta rispetto alla ragazzina timida e ingenua conosciuta negli altri capitoli del franchise. Un’evoluzione doverosa, vista l’età della protagonista, che dovrà quindi confrontarsi con i problemi di chi si è lasciato l’adolescenza alle spalle.
Scrittura che però non è altrettanto di livello se si parla di alcuni comprimari di questo Double Exposure, talvolta troppo caricaturali e stereotipati. Una scarsa attenzione che si rileva anche nel character design degli stessi, davvero troppo basilare e abbozzato, come già evidenziato nella nostra prova in anteprima dei primi due capitoli.
Non ti muovere sennò esce male
Purtroppo per Double Exposure i problemi non finiscono qui. Altri difetti riscontrati nella nostra anteprima infatti hanno trovato ulteriore conferma anche nella versione finale, nonostante Deck Nine abbia provato a rimediare a parte di essi attraverso alcune patch.
Effetti pop up che ritardano il caricamento delle texture, qualità non eccellente dei modelli con frequenti effetti di sfarfallio, bug che mostrano a schermo oggetti che non dovrebbero essere visibili e, più in generale, una resa grafica piuttosto approssimativa, nonostante qualche sforzo sia stato fatto nelle animazioni e soprattutto nella mimica facciale dei protagonisti.
Oltre a ciò l’interfaccia grafica ci è parsa davvero troppo scarna e confusionaria, a partire dalla scellerata scelta per il font di menù e sottotitoli, spesso illeggibili anche per il continuo spostamento di posizione nei casi di parlato multiplo, alla navigabilità non eccellente nei menù fino all’assenza di un log che consenta di rileggere le conversazioni precedenti.
Problemi anche sul fronte audio, nonostante la bellissima colonna sonora, con un bilanciamento dei livelli delle voci non sempre perfetto e qualche sporadico caso di bug che mutava del tutto la traccia del doppiaggio che ci ha costretto a riavviare il gioco.
Troppi difetti che minano per certi versi un’esperienza di gioco che, con qualche accorgimento di più, avrebbe sicuramente reso Double Exposure un degno successore del primo capitolo, e che invece rischia di passare come un’aggiunta non del tutto necessaria.
Fortunatamente i problemi non hanno offuscato del tutto quel fascino che la serie si porta dietro ormai da anni e anche Life Is Strange: Double Exposure resta comunque un capitolo che merita decisamente una prova. La speranza è che Deck Nine possa risolvere ulteriori problemi nel corso delle prime settimane d’uscita.
La recensione in breve
Sulla carta, Life Is Strange Double Exposure sarebbe potuto essere il seguito perfetto delle avventure di Max Caulfield, la protagonista del primo capitolo. In questo sequel a opera di Deck Nine Games c'è praticamente tutto: una nuova trama intrigante che esplora la vita adulta di Maxine, nuovi poteri, tanti momenti emozionanti e l'introduzione azzeccata delle due realtà parallele. Purtroppo però, un'inspiegabile superficialità nella realizzazione del gioco lascia spazio a bug grafici, texture scadenti, character design altalenante e stile di interfacce e menù ai limiti delle pre-alpha.
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Voto Game-Experience