L’immaginario horror Lovecraftianoin s’incontra con il cinema di Carpentier in questo survival 2D a scorrimento laterale sviluppato da Vixa Games, piccolo studio polacco specializzato i titoli indie, ed edito da Daedalic Entertainment. Edge of Sanity è un avventura tenebrosa ambientata nella gelida Alaska dove un sopravvissuto a un incidente dai contorni inquietanti deve fare i conti con alcune creature infernali che infestano un laboratorio di ricerca.
Carter, questo il suo nome, dovrà quindi portare in salvo alcuni malcapitati ricercatori, addentrandosi nella pericolosa foresta adiacente al laboratorio, recuperando materiale per creare strumenti e medicinali preziosi, cercando di sopravvivere dagli abomini che incontrerà sul suo cammino e cercando di conservare quel briciolo di sanità mentale utile a non scivolare totalmente nell’oblio della follia.
Un titolo dal sapore survival, con elementi crafting, imprescindibili per il genere, ma rivisitato in chiave indie 2D. Riuscirete a preservare la vostra sanità mentale e a sopravvivere al gelido inferno dell’Alaska? Non vi resta che preparare kit medici a sufficienza, una torcia e proseguire, con cautela, in questa oscura recensione di Edge of Sanity.
I primi gelidi passi
Dopo una brevissima introduzione, piuttosto sbrigativa per la verità, veniamo catapultati nel mondo di Edge of Sanity. Siamo a cavallo fra gli anni ’60 e ’70, e il nostro protagonista e il suo amico di lunga data Frank si ritrovano nel pieno di una foresta innevata dall’aspetto poco rassicurante. La situazione non è delle migliori, scopriremo infatti che il laboratorio di ricerca chiamato PRISM, lo stesso che avremmo dovuto rifornire e sorvegliare, è stato colpito da una minaccia non meglio specificata, gettando nel panico i suoi dipendenti.
Armati soltanto della nostra lanterna e di pochi utensili e materiali trovati all’interno e nelle vicinanze del laboratorio, Carter dovrà cercare di sopravvivere scacciando il freddo e i mostri che hanno preso il sopravvento. Come ogni survival che si rispetti, Edge of Sanity è un titolo fortemente basato sul crafting e sulla realizzazione quindi di materiali e armi atti a resistere alle creature e alle intemperie.
Il filone principale della trama di Edge of Sanity ci accompagnerà quindi in un mondo horror a metà fra La Cosa e Le Montagne della Follia, un’avventura day by day che lascia molto spazio al giocatore e alle sue scelte, consentendogli di plasmare a proprio piacere lo svolgimento della trama. Non mancheranno ovviamente missioni secondarie opzionali che potranno svelarci ulteriori dettagli sugli accadimenti in quel dell’Alaska oltre che fornirci altri oggetti utili.
Non potendo contare sulla tridimensionalità, Edge of Sanity sfrutta sapientemente il 2D permettendo al giocatore di esplorare gli interni e gli esterni del centro di ricerca in ambo le direzioni, spingendolo a tornare spesso sui suoi passi per scoprire porte e corridoi prima inaccessibili, per non parlare di nuovi anfratti della tenebrosa foresta. La presenza di chiavi e pass con i quali aprire nuovi accessi garantisce quindi un discreto livello di backtracking, mentre il trascorrere del tempo ci riserverà ogni giorno nuove macabre sorprese lungo il nostro percorso, fra mostri da cui nascondere e puzzle da risolvere.
La discesa verso la follia
Oltre alla consueta salute fisica, Carter dovrà tutelare anche la propria salute mentale la cui gestione, come suggerisce anche il nome del gioco, è la vera chicca di Edge of Sanity. Più ci addentreremo per i misteri dell’Alaska e scopriremo nuovi inquietanti dettagli, più la salute mentale di Carter verrà messa a repentaglio, fino a sbloccare dei traumi che lo porteranno ad alterare la propria percezione. Un sistema interessante di power up/malus strettamente legato alle tematiche trattate in Edge of Sanity.
Determinate scelte compiute durante le fasi esplorative vi faranno quindi perdere o acquisire “punti stress” coi quali è possibile ottenere nuovi traumi. Alcuni di essi saranno fondamentali per la sopravvivenza, mentre altri vi renderanno più vulnerabile. Il primo trauma è, ad esempio, la Visione Fantasma, con la quale potremo individuare meglio nemici e oggetti nascosti. In Edge of Sanity le scelte sono quindi fondamentali: dovremmo decidere chi salvare e chi lasciare indietro, ponderando bene di volta in volta le nostre azioni in base al tempo a propria disposizione.
Allo stesso modo, anche per quanto riguarda il combat system di Edge of Sanity all’azione è sempre preferibile un approccio stealth e cautelativo visto che, come in ogni survival che si rispetti, i nemici saranno assai feroci e le risorse davvero risicate. Pur essendo limitati dalle due dimensioni, i nemici di Edge of Sanity sono piuttosto variegati, ciascuno con un proprio stile di movimento e moveset. Lo studio e l’analisi delle loro movenze e dell’ambiente circostante sarà quindi fondamentale per superare indenni le mostruosità che infestano il laboratorio della PRISM.
Alla fine di ogni spedizione potremo riposare al campo base, parlando con gli NPC salvati i quali, oltre a fornirci nuovi dettagli di trama, potranno ricambiare il favore sbloccando nuove ricette per il crafting o dandovi accesso a potenziamenti e utensili. La gestione del campo base sarà fondamentale per la riuscita delle spedizioni e lo stesso potrà essere potenziato e ampliato ospitando sempre più edifici e personaggi interessanti, a patto di riuscire a sostenerli con viveri e medicinali a sufficienza.
Orrore a due dimensioni
In sintesi, Edge of Sanity è un titolo dove, nonostante la predominanza della componente narrativa, si è sperimentato parecchio anche dal punto di vista del gameplay. Se non vi spaventa la quantità di dialoghi, fortunatamente disponibili in italiano, Edge of Sanity saprà ricompensarvi divertendovi e tenendovi parecchie ore incollati allo schermo, seppur missioni secondarie e puzzle non brillino di certo per varietà.
Anche a livello artistico, il team di sviluppo dimostra di essersi divertito parecchio con il suo Edge of Sanity, soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione dei momenti di follia di Carter e degli orrori che infestano l’Alaska. Purtroppo la scelta di una veste grafica cartoonesca in 2D non sarà essere apprezzata da chiunque, ma nel complesso non possiamo che giudicare positivamente Edge of Sanity anche sotto questo aspetto.
La recensione in breve
Daedalic Entertainment presenta l'ennesimo titolo indie interessante, questa volta ispirato ai lavori horror di H.P. Lovecraft e John Carpenter. Edge of Sanity, nonostante il suo aspetto cartoonesco e innocente, è una storia oscura, fatta di misteri e mostruose creature che hanno infestato un laboratorio nella gelida Alaska. Un titolo survivor che sfrutta a dovere le limitazioni del 2D per intrattenere e spaventare grazie anche all'originalissima meccanica dei traumi. Un gioco non per tutti, ma che ci teniamo a consigliarvi caldamente.
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Voto Game-Experience