Il prossimo 10 Luglio e fino al 12 è in programma ENGAGE 2024, evento organizzato negli spazi di M9 – Museo del ‘900 a Mestre Venezia.
Prende il via il prossimo 10 luglio, fino al 12, ENGAGE 2024, evento del mondo della divulgazione scientifica che, alla sola quinta edizione, ha già maturato una storia, tanto da registrare il sold out parecchi giorni prima dell’avvio. In prima istanza, la tre giorni multidisciplinare di Mestre (10-12 luglio) si rivolge a personale tecnico e amministrativo di Istituti impegnati in attività di “dissemination”. Nello stesso tempo, ENGAGE viene seguito da insegnanti delle scuole secondarie, giornalisti, professionisti in produzione multimediale e agenzie di comunicazione, personale di musei scientifici, dipendenti di aziende high-tech.
ENGAGE nasce dalla collaborazione tra Virtual Immersions in Science (VIS s.r.l.), prima società spin-off della Scuola Normale Superiore (SNS) e partecipata da ETT spa, assieme all’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF, Settore Didattica & Divulgazione). Sede di ENGAGE 2024 gli spazi di M9 – Museo del ‘900 a Mestre (Venezia), dove architetture restaurate incontrano edifici di nuova concezione nel progetto firmato dallo Studio Tedesco Sauerbruch Hutton. Una sede non casuale per ENGAGE 2024 perché M9 non è solo un museo, ma anche luogo di cultura inclusivo e accessibile, che si colloca come interlocutore di riferimento nel dibattito italiano e internazionale delle idee: spazi immersivi, installazioni interattive, laboratori didattici, corsi di formazione e percorsi guidati sono il mix di strumenti che M9 mette a disposizione del pubblico.
Giovanni Verreschi, ad di ETT, ha affermato quanto segue:
”le aziende ad alto contenuto tecnologico e creativo hanno una posizione ben definita nella filiera dell’outreach di eccellenza. ENGAGE 2024 è un esempio unico in Italia di tale orientamento, che ha fatto della ‘dissemination’ supportata da tecnologie disruptive la sua ragione d’essere”.
Marcos Valdes, ad di VIS, ha invece condiviso le seguenti dichiarazioni a riguardo:
“ENGAGE 2024, alla sola quinta edizione, ha fatto ‘sold out’ ben prima del via, e un Istituto prestigioso come l’Alma Mater Studiorum ne è divenuto partner. Sono due segnali che abbiamo imboccato la giusta direzione, un percorso sfidante con traguardi sempre più impegnativi ma carichi di soddisfazione”.
Giovanni Verreschi, ad di ETT spa, partner di VIS, ha dichiarato:
“ENGAGE risulta essere un insieme politematico ma altamente complementare di best practices che lanciano ai partecipanti la sfida di giocarsi in prima persona nelle progettualità disruptive proposte. Sono dell’idea – ha aggiunto Verreschi – che aziende ad alto contenuto tecnologico e creativo come ETT rivestano un ruolo e abbiano una responsabilità ben definiti nella filiera dell’outreach, visto che l’innovazione degli strumenti richiede l’utilizzo di soluzioni abilitanti caratterizzate da un time-to-market sempre più compresso. Sia dal punto di vista dei tempi di realizzazione che delle performance richieste, ci troviamo di fronte ad un quadro in continua evoluzione che ritiene essenziali la coerenza ma, al tempo stesso, la flessibilità nei paradigmi applicati”.
Serena Bertolucci, Direttrice di M9 – Museo del ’900, ha invece affermato quanto segue:
“Siamo felici di ospitare la quinta edizione di Engage, una manifestazione che ci pone davanti a una domanda di grande attualità: cosa accade quando accessibilità e divulgazione del patrimonio culturale incontrano le nuove tecnologie tra criticità e successi? Nell’era dell’umanesimo digitale, infatti, la sfida che ci attende è di trovare un equilibrio tra formazione di nuove professionalità e processi storicizzati, tra modalità di comunicazione e relazione con il pubblico, tra analogico e virtuale: M9, che agisce in uno spazio di intersecazione unico tra storia, scienza e cultura, abbraccia questo processo ogni giorno con la missione di renderlo collettivo e partecipato”.
Scopo di ENGAGE è quello di fornire competenze originali e di alto valore a tutti coloro che cercano una crescita professionale nel campo outreach/public engagement (divulgazione e coinvolgimento dei pubblici). In contesto accademico, la tre giorni della divulgazione scientifica di Mestre viene seguita in quanto “scuola” della “terza missione”. L’obiettivo, in effetti, è anche quello di valorizzare i prodotti della didattica e della ricerca, favorendo lo scambio reciproco tra Università e stakeholders, in relazione al territorio e ai contesti sociali target della comunicazione.
La struttura dei corsi di ENGAGE vede una prima metà costituita dagli interventi in cui vengono presentati elementi culturali e scenari storico-culturali alla base delle odierne attività di disseminazione. Nella seconda metà, ci si concentra soprattutto sull’innovazione tecnologica e multimediale, mettendo a tema la divulgazione via Web e social media, adottando Virtual o Augmented Reality e AI come strumenti del day by day. Nell’ottica di facilitare l’apprendimento da parte dei pubblici particolarmente attenti alle soluzioni disruptive, infatti, vengono messe a fuoco le applicazioni digitali più innovative utilizzate nella “popolarizzazione” di scienza e cultura in senso lato.
Da quest’anno tra i partner dell’iniziativa si registra anche il DAR Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna sorto dall’aggregazione del Dipartimento di Arti Visive e del Dipartimento di Musica e Spettacolo. A un nome così prestigioso come quello di Alma Mater Studiorum, si confermano, oltre a VIS e INAF, Università Ca’ Foscari Venezia (DAIS – Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica), M9 Museo del ‘900 e Bio4Dreams (Incubatore di start up nell’ambito delle Scienze della Vita).
I temi affrontati da ENGAGE 2024 ricoprono un ampio spettro contenutistico. Ci si focalizza, tra l’altro, sul ruolo ricoperto dagli scienziati nella società e nel dibattito pubblico, così come si mette a tema la lotta alla disinformazione e alle fake-news o si analizzano le fasi del processo di comunicazione scientifica. Alcune sessioni, in parallelo, intendono fornire gli strumenti ermeneutici per capire il proprio pubblico, senza tralasciare le basi per scrivere articoli divulgativi e preparare progetti di finanziamento (grant) dal punto di vista scientifico. Si spazia dalla storia della comunicazione, ai paradigmi e alle buone pratiche per il coinvolgimento dell’audience, dal rapporto tra ricerca e impresa, fino a contemplare i presupposti epistemologici alla base dell’interazione con i pubblici chiave. Dal mondo dell’astrofisica, in contemporanea, viene proposto il backstage di una importante operazione di marketing culturale come il progetto INAF Macchine del Tempo. Infine, data-journalism vs giornalismo tradizionale, comunicazione scientifica in ambito museale, creatività multimediale saranno ulteriori angolature da cui leggere la voce “divulgazione”. Un insieme eterogeneo di aspetti teorici e pratici, in sintesi, su outreach, soft skills e approfondimento veicolati da supporti multimediali tradizionali e innovativi, in vista di nuove forme di public engagement attraverso il teatro, il video o lo storytelling.
Marcos Valdes, ad di VIS – Virtual Immersions in Science, ha dichiarato: “La quinta edizione di ENGAGE si prospetta come un successo in termini di adesioni (siamo al sold out), ma anche sotto il profilo dei relatori, di professionalità e case studies riscontrabili nell’ambito di un programma ricco e diversificato. Un ulteriore aspetto che anche quest’anno si è rivelato dirimente è proprio l’attenzione alla multidisciplinarietà, alla condivisione di forme e metodi di divulgazione partendo da prospettive diverse, per dare profondità al discorso che si genera durante le giornate di ENGAGE e favorire un pieno coinvolgimento dei partecipanti, così che possano misurarsi con progettualità reali e non solo con la frontalità delle lezioni tradizionali”.
Comitato scientifico
Il comitato scientifico di ENGAGE è composto da: Marcos Valdes, ad e direttore scientifico di VIS – Virtual Immersions in Science, Guerra, artista multimediale socio fondatore e direttore creativo di VIS – Virtual Immersions in Science, Caterina Boccato, dal 2000 primo tecnologo presso INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) – Osservatorio Astronomico di Padova, responsabile nazionale della didattica e divulgazione per la Struttura di Presidenza per la Comunicazione, Chiara Di Benedetto Università di Padova, docente a contratto, tra i fondatori dello studio Bas Bleu, Sebastiano Moruzzi, professore associato in Filosofia e Teoria dei Linguaggi, responsabile scientifico del Centro di ricerca Cogito e senatore presso il Senato Accademico dell’Università di Bologna, Stefano Sandrelli, primo tecnologo presso l’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e coordinatore italiano delle attività di education (NAEC) e di outreach (NOC) dell’International Astronomical Union, Fabiana Zollo, professoressa associata in Informatica all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Relatori
Tra i relatori, oltre ai componenti del Comitato scientifico suindicati e alla nuova direttrice del Museo Serena Bertolucci, già direttore del Museo Autonomo di Palazzo Reale di Genova e autrice del progetto selezionato dal Ministero della Cultura ai fini della nomina di Genova Capitale italiana del Libro 2023, si ricordano il contributo di Caterina Foti, ricercatrice post-doc (post-dottorato) presso la Aalto University di Helsinki e operativa nella startup finlandese Algorithmiq; Sam Habibi Minelli, responsabile bandi in M.E.T.A. del Gruppo ETT / SCAI, Giancarlo Sciascia, Audience Developer di FBK, Alessia Marchetti, che collabora con Fondazione Golinelli per applicare la riflessione filosofica alla didattica della scienza, Enrico Liverani, ideatore e coordinatore della Rete Nazionale Inventio per introdurre la filosofia nell’istruzione tecnica e professionale, Elisabetta Tola, giornalista scientifica e data journalist, Tow-Knight fellow 2019 Graduate School of Journalism, PhD in Microbiologia, Eleonora Montuschi, professoressa ordinaria di Filosofia della scienza al Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali a Ca’ Foscari, Alan Perotti, ricercatore presso il Centai Institute di Torino.