Mark Cerny, il lead system architect di PlayStation 4 e PS5, ha ammesso di essere rimasto sorpreso dalle tendenze attuali riguardanti il supporto dei 60 fps e del Ray Tracing nei videogiochi di attuale generazione.
Cerny ha preso parte di recente ad una nuova intervista con GamesIndustry, parlando in modo piuttosto ampio dello stato attuale delle console e più in generale dell’intera scena riguardante lo sviluppo dei titoli, condividendo ovviamene le proprie opinioni in merito all’approccio degli studi allo sviluppo dei titoli.
E proprio in questo contesto Mark Cerny ha affermato che inizialmente si aspettava di vedere supportato il Ray Tracing esclusivamente da metà generazione in poi, mentre gli sviluppatori hanno deciso di utilizzare questa feature già ad inizio ciclo vitale di PS5.
Il leak system architect di PlayStation 5 ha inoltre ammesso che si aspettava molti meno giochi a 60 FPS su questa console, seguendo sostanzialmente quanto visto con le precedenti generazioni di console dove i 30 fotogrammi al secondo rappresentavano lo standard.
Leggiamo quanto affermato da Mark Cerny:
“Ammetto inoltre che l’altra cosa che mi ha sorpreso è la spinta verso i 60 frame al secondo. Basandomi sui precedenti cicli di vita delle console, mi sarei aspettato molti più giochi a soli 30 frame al secondo, questo perché semplicemente la grafica può essere molto più dettagliata se si ha più tempo per il rendering. Invece, la regola quasi universale in questo momento è che i giochi girino a 60 frame al secondo.”
Aggiungiamo in conclusione dell’articolo che appena pochi giorni fa Digital Foundry ha affermato che PS5 Pro potrebbe sfruttare appieno l’Unreal Engine 5, nuova console che secondo alcune indiscrezioni dovrebbe offrire importanti miglioramenti su Ray Tracing e 60 FPS.