In principio, era un’esclusiva PlayStation 2. Poi PS3. Poi PS4. Poi, quando Square Enix e Disney hanno deciso che era ora di espandere il franchise anche in altre direzioni per accogliere nuovi giocatori, Kingdom Hearts ha iniziato lentamente a diffondersi. Xbox, Nintendo, Epic Games Store e ora, finalmente, anche Steam. Qualcuno potrebbe pensare che queste riedizioni siano ormai nauseanti, del resto nel caso ad esempio del primo capitolo della serie, datato 2002, siamo giunti alla settima riproposizione – ed è strano, a dire il vero, che ancora Square Enix non abbia ancora rilanciato la serie anche sulle console di attuale generazione.
Ma una delle caratteristiche di Kingdom Hearts è la sua innata capacità di non stancare mai, complici un gameplay ancora oggi fantastico (a parte quello del primo capitolo, che sente il peso degli anni) e una storia che è in realtà una magica favola immensa e interminabile, nella quale ogni giocatore dovrebbe immergersi per capirne a fondo i significati. Anche coi suoi difetti, la saga di Tetsuya Nomura rappresenta un caso più unico che raro, l’unione di due grandi aziende che hanno unito le forze per dare forma alla magia. E oggi, con il rilancio anche su Steam, nessuno ha più scuse per non provare la serie nella sua interezza – o quasi.
Tutta (o quasi) la serie
Da pochi giorni, l’intera serie di Kingdom Hearts è arrivata su Steam. Quasi intera, anzi. Al momento attuale, Square Enix ha deciso di escludere alcuni giochi dalla re-release, con motivazioni comprensibili in alcuni casi, meno in altri. Poco chiara è ad esempio l’esclusione di Melody of Memory, rhythm game successivo a KH3 che offre un (piccolo) ponte di collegamento con il prossimo capitolo della saga. Le altre eccezioni, invece, sono quasi ovvie: restano infatti fuori Kingdom Hearts: Union Cross e Kingdom Hearts: Dark Road, giochi mobile ormai dismessi da tempo che nascondono comunque importantissimi tasselli narrativi per il passato e il futuro della saga. A prescindere da questo, c’è di tutto e di più.
Il pacchetto porta così la quasi totalità della Saga Xehanort, o Saga dei Cercatori dell’Oscurità, quella cioè grande storyline che copre tutti i giochi usciti fino al 2020. Prende il nome, come è giusto che sia, da Xehanort, il maestoso villain che per tutti questi anni e tutti questi giochi ha dato filo da torcere ai custodi del Keyblade. Si comincia così con Kingdom Hearts 1.5+2.5 HD ReMIX che include: il primo gioco del 2002, qui riproposto nella sua versione Final Mix comprensiva di nuovi boss e contenuti.
Si prosegue con Re:Chain of Memories, remastered del remake (aiuto!) del gioco lanciato su Game Boy Advance nel 2004; si arriva così al maestoso Kingdom Hearts II Final Mix, per poi passare al maledettamente malinconico Birth by Sleep Final Mix. Nel pacchetto finiscono anche le cutscene rimasterizzate di altri due giochi per Nintendo DS, vale a dire 358/2 Days che narra la storia di Roxas e Xion all’interno dell’Organizzazione XIII, e Re:Coded, poco più di un lungo filler che sta in realtà acquisendo un briciolo d’importanza in più con i più recenti avvenimenti.
Altro pacchetto riproposto da Square Enix è Kingdom Hearts 2.8 Final Chapter Prologue. In questa remastered, l’ultima prima che i fan vedessero finalmente arrivare l’agognato terzo capitolo, vennero inclusi Kingdom Hearts HD Dream Drop Distance, l’allora inedito Birth by Sleep 0.2 A fragmentary passage che finalmente mostrava il nuovissimo motore grafico, e il film Kingdom Hearts χ: Back Cover, che per i neofiti sarà più un enigma che altro. A dire il vero, pure chi a colazione mangia pane e Kingdom Hearts non ha ancora ben chiari tutti gli avvenimenti di questo film in CG, che serve come ponte di collegamento per la prossima storyline del franchise: The Lost Master.
Quanto (e cosa) cambia
I due pacchetti che rappresentano il retaggio classico del franchise portano con loro esperienze ancora oggi ideali. A fronte di un primo capitolo che risente sicuramente con più forza del peso degli anni, sia in quanto a gameplay che nel level design di alcuni mondi (le liane della Giungla di Tarzan gridano ancora oggi vendetta), tutto il resto della raccolta include action JRPG appassionanti e intrattenenti.
Kingdom Hearts II, in particolare, conferma la sua potenza, risultando ancora oggi un gioco straordinariamente riuscito e che non invecchierà mai: fluido, dinamico, con una quantità enorme di contenuti e una storia matura al punto giusto, concentrando la sua potenza in un gameplay veloce e senza esclusione di colpi. Magnifico. Ritrovarsi di fronte a boss storici come Axel, Cerbero o Sephiroth era stupendo all’epoca, e lo è ancora oggi.
Per questo approdo su Steam, Square Enix ha anche ben pensato di apportare alcune novità sul fronte tecnico. Riprendendo dalle remastered lanciate prima su PlayStation 4 e poi su altre piattaforme, il team di sviluppo ha introdotto anche una versione rifinita delle texture ambientali, che ora risultano ancora più nitide e dettagliate di prima – passaggio obbligato, dato che in passato la serie faceva largo uso di texture 2D per gli ambienti prima che gli hardware permettessero un bel balzo in avanti con Birth by Sleep 0.2 prima e Kingdom Hearts 3 poi.
Si tratta comunque di una remastered, che quindi non va a ricostruire da zero gli ambienti: persistono così alcune sbavature dovute a elementi sullo sfondo con risoluzione minore, che tutto sommato si perdonano per giochi che ormai hanno sulle spalle più di vent’anni e che sono usciti anche su console come PSP. Piccolo appunto: tutti gli aggiornamenti delle texture, realizzati per i giochi che giravano sul precedente motore grafico del franchise, sono stati resi disponibili anche per le versioni Epic Games Store fortunatamente.
Powered by Steam
Novità della versione pubblicata sullo store di Steam è senz’altro la presenza degli achievement, assenti su Epic Game Store e fondamentali per i completisti desiderosi di scoprire ogni segreto dietro ai diversi capitoli della saga. Il supporto attivo della community inoltre è manna dal cielo per titoli che, seppur di matrice differente da giochi complessi del calibro dei Souls e affini, traggono comunque beneficio dallo scambio di informazioni.
Da non sottovalutare infine è l’approdo della serie di Kingdom Hearts su Steam Deck, un ottimo modo per gustarsi una serie di giochi che danno il meglio di sé con il supporto al pad (i controlli mediante tastiera e mouse lasciano davvero a desiderare) con il plus della portatilità dato dalla console prodotta da Valve. Console che quindi va ad aggiungersi alla lista dei portable PC che ospitano già le avventure di Sora e soci.
Purtroppo però portarsi a casa l’intera saga su Steam vi costerà ben più di quanto spendereste normalmente su PS4 visto che l’edizione “The Story So Far”, che comprende le prime due collection, e il terzo capitolo comprensivo di DLC si trovano entrambi a meno di 20€.
Scritta da Andrea Peroni e Matteo Marchetti
La recensione in breve
Kingdom Hearts torna, ancora, e questa volta lo fa su Steam. La quasi totalità della celeberrima saga crossover che ha mescolato il mondo di Final Fantasy a quello di Disney è finalmente disponibile sullo store digitale di valve, con gli stessi pro e contro già ampiamente snocciolati per la versione Epic Store. Un ottimo modo per ripassare, o scoprire per la prima volta una saga tanto intricata quanto affascinante, anche se il prezzo di lancio delle singole collection ci è parso un' troppo alto...
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Voto Game-Experience