Quando un fan della Formula 1 prende in mano il capitolo annuale del relativo gioco, l’aspettativa è quella di vivere l’intero campionato in prima persona. Motivo per cui vale la pena tuffarsi subito nella modalità Carriera di EA Sports F1 24, a prescindere se nei panni di un pilota completamente nuovo o di uno dei 20 esistenti. Funzionerà, dunque, il nuovo prodotto made in Electronic Arts? Scopriamolo insieme nella nostra recensione di EA Sports F1 24!
La Carriera rimane il punto cardine
Una volta creato il proprio avatar come solito, la Carriera di EA Sports F1 24 permette di scegliere la scuderia di appartenenza, il compagno e gli obiettivi. L’aspetto manageriale è più o meno il solito, quindi basato sul continuo sviluppo dell’auto e del team: per la prima non cambia nulla rispetto ai capitoli precedenti, mentre per l’organico di squadra aumentano le attività. Ogni specialista ha obiettivi selezionabili per weekend, in grado di elevarne la performance e quindi ridurre le chance di fallimento dello sviluppo.
Nonostante sia poco realistico, è un metodo più che valido per porsi obiettivi extra prima di ogni gara e avere così sfide accessorie da superare. Tutto questo concorre infatti al target finale, il gradino più alto del podio. Anche i rapporti col team e col compagno di squadra seguono un sistema di ranking a più parametri con cui il giocatore principale viene misurato. La media dà il voto finale, necessario per raggiungere gli obiettivi di squadra ed essere sempre più appetibile per gli altri team.
La formula cambia dunque di poco, ma in meglio. Di sicuro un giocatore che segue il titolo da tempo troverà subito il suo posto nella nuova configurazione, mentre uno completamente nuovo avrà vita molto facile nel comprenderne il funzionamento.
La grafica splende su PC, ma si può sempre migliorare
Da anni ormai la serie di EA Sports F1 ci abitua a una resa grafica soddisfacente per la generazione corrente, ma che potrebbe fare il vero salto di qualità solo in caso di abbandono delle console precedenti. Anche la stessa versione PC è a volte strozzata da queste decisioni, nonostante la performance per una RTX 4070 Super sia eccelsa. La questione è un’altra, legata più alla necessità di sviluppare versioni per console precedenti e quindi alla presenza di restrizioni.
Se il completo rifacimento della fisionomia dei piloti è un modo per sviare l’attenzione, il risultato non è stato granché. I volti dei piloti sono ora molto più vicini alla loro controparte reale, ma le animazioni collegate sono ancora obsolete, creando così delle marionette dai movimenti alquanto legnosi. Sicuramente occorre una maggiore attenzione futura alle animazioni in generale, per non creare un divario qualitativo eccessivo, tra tutti gli asset a disposizione.
Anche alcuni circuiti ottengono una veste grafica aggiornata e al passo coi tempi, ad esempio Silverstone e Spa. Non è però abbastanza se andiamo a prendere in considerazione tutti gli altri titoli racing che vantano da tempo una scannerizzazione laser di tutti i tracciati presi in considerazione. Sembra che anche EA Sports F1 24 vada avanti col freno a mano tirato.
La diatriba sul modello di guida
Tutto bello quando si tratta di estetica, ma una volta seduti al volante la storia cambia. EA Sports F1 24 è un racing e in quanto tale il modello di guida ha il peso maggiore sull’esperienza globale. Non basta una grafica scintillante o una vasta componente manageriale a dare smalto a F1 24, se la guidabilità si dimostra invece doverosa di manutenzione.
Guidare un’auto al lancio non è stata un’esperienza entusiasmante. Il modello di guida, per quanto completamente rinnovato e studiato insieme a piloti reali o appartenenti al mondo degli esports, è risultato subito strano e poco prevedibile. Ogni curva iniziava con un’aderenza massima e un anteriore della vettura precisissimo, per poi finire in sottosterzo nel centro curva e poi terminare con alta aderenza in uscita. Non che fosse facile andare in testa coda, ma sembrava che tutto fosse dovuto al caso.
Le gomme ovviamente non ringraziavano. In anni di titoli F1 non era mai capitato di avere consumi degli pneumatici così sbilanciati tra avantreno e retrotreno, ad esempio con 30% davanti e 10% dietro. Contando che è naturalmente più facile essere drastici con le gomme posteriori per via della trazione di una monoposto da Formula 1, si tratta di un risultato ben poco realistico.
Lo sviluppo di EA Sports F1 24 è solo all’inizio
Per fortuna, la patch di venerdì 7 giugno ha tamponato queste imprecisioni, regolando il consumo degli pneumatici e apportando piccole modifiche al modello di guida in curva. Nonostante EA Sports e Codemasters comunichino che questo è solo l’inizio di una nuova era per il gioco di F1, non possiamo non notare come la versione 2024 a nostra disposizione sia un mero aggiustamento matematico di una esperienza di guida ben poco realistica, presentata al lancio del titolo.
Lo sviluppo sarà pur passato attraverso le mani di piloti professionisti e di esports, ma non rispecchia l’aspettativa del giocatore medio di EA Sports F1 24. Attenzione, questo non significa che non sia possibile divertirsi col suo modello di guida. Dopo la patch torna ad essere interessante da approfondire e regala sensazioni simili a quelle che si potrebbero vedere dall’onboard di una gara reale. Il problema è quanto sia ridicola la guida necessaria per essere veramente performanti online, tra cambiate irrealistiche, track limits oltre ogni logica e una gestione dei cordoli da inchiesta.
VERSIONE TESTATA: PC
La recensione in breve
F1 24 ha qualche problema. Prima di tutto è nelle mani di Electronic Arts, la cui gestione è chiaramente diversa rispetto a quella “indipendente” di Codemasters. Soffre inoltre della mancanza di competitor sul mercato, che non spinge l’editore ad alzare l’asticella, e della necessità di sviluppare il titolo anche per le generazioni precedenti di console. Come se non bastasse, il nuovo modello fisico ha alcune difficoltà e il team di sviluppo ne è perfettamente consapevole, vista la nota relativa del 30 maggio e la successiva patch del 7 giugno. I miglioramenti ci sono stati, ma la promessa del “questo è solo l’inizio” è più indicata per un Early Access. I giocatori non amano pagare il biglietto intero per diventare dei beta tester.
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Voto Game-eXperience