Close Menu
  • Articoli
    • Anteprime
    • Recensioni
    • Speciali
    • Guide
  • Notizie
  • Eventi
  • PlayStation
  • Xbox
  • Nintendo
  • PC
  • VR
  • Esports
  • Tech
  • POP
    • Film tratti da videogiochi
    • Serie TV tratte dai videogiochi
    • Libri e fumetti da videogiochi
Facebook X (Twitter) Instagram Pinterest YouTube LinkedIn Twitch Telegram
Game-eXperience.it
  • Articoli
    • Anteprime
    • Recensioni
    • Speciali
    • Guide
  • Notizie
  • Eventi
  • PlayStation
  • Xbox
  • Nintendo
  • PC
  • VR
  • Esports
  • Tech
  • POP
    • Film tratti da videogiochi
    • Serie TV tratte dai videogiochi
    • Libri e fumetti da videogiochi
Game-eXperience.it
Home»Notizie»Dipendenza dai videogiochi, scattano le denunce: la risposta degli sviluppatori

Dipendenza dai videogiochi, scattano le denunce: la risposta degli sviluppatori

Videogiochi sviluppati con l’intento di creare dipendenza negli utenti? Gli sviluppatori non sono d’accordo.
Francesca LentiniBy Francesca Lentini28 Marzo 2024Updated:28 Marzo 2024
Facebook Telegram WhatsApp Twitter
Condividi
Facebook Telegram WhatsApp Twitter Email LinkedIn

Recentemente sono state presentate sei azioni legali contro Microsoft, Activision, Epic Games, Rockstar e altri noti studi di sviluppo a causa della dipendenza da videogiochi. Le denunce sono state effettuate solo nell’arco degli ultimi dodici mesi e affermano che gli sviluppatori stiano deliberatamente creando una vera e propria dipendenza nei videogiocatori con i loro titoli di maggiore successo.

Questo mese, in risposta a una denuncia presentata da una donna e suo figlio in Arkansas, gli  studi di sviluppo coinvolti hanno definito la causa un vero e proprio attacco al primo emendamento dei creatori di videogiochi. L’azione legale in questione si scaglia contro Roblox, Fortnite, Call of Duty e Minecraft, sostenendo che i titoli menzionati abbiano delle caratteristiche che possono portare alla dipendenza, per coinvolgere i videogiocatori, fra cui il figlio al tempo dodicenne.

Adesso, all’età di 21 anni, l’utente spende circa 350$ al mese soltanto per i videogiochi, ha lasciato gli studi e gli sono stati diagnosticati una serie di disturbi come forte ansia e problemi a gestire la rabbia. Proprio a causa degli scatti d’ira, secondo quanto è possibile leggere sulla denuncia, la madre non sarebbe riuscita ad aiutare il figlio con la sua dipendenza da videogiochi.

Gli sviluppatori sarebbero dunque i diretti responsabili della creazione di titoli che riescono a portare alla dipendenza, coinvolgendo soprattutto utenti minorenni e provocando successivamente ulteriori danni psicologici e fisici. Riguardo a ciò, la difesa degli sviluppatori ha sostenuto che i videogiochi sono un mezzo espressivo e, pertanto, definirli “troppo coinvolgenti” non costituisce un motivo sufficientemente valido per un attacco diretto. Inoltre, i querelanti non hanno saputo indicare quali aspetti del videogioco abbiano causato dipendenza e in che modo.

Facebook X (Twitter) Instagram Pinterest YouTube LinkedIn Twitch Telegram RSS
  • Home
  • Chi Siamo
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
  • Contattaci
© 2025 Tutti i loghi, i marchi, le immagini e i video contenuti in Game-eXperience.it sono di proprietà dei rispettivi proprietari.

Tutti i diritti sono riservati, ed è vietata la riproduzione dei contenuti. | Foto credits: DepositPhotos

Proprietà di Digital Dreams s.r.l. - Partita IVA: 11885930963 - Sede legale: Via Alberico Albricci 8, 20122 Milano Italy - [email protected]

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.