Anche quest’anno, come ogni anno, è tempo di tirare le somme. Anche noi, come chi si gira e si guarda indietro dopo una perigliosa salita, a fine dell’anno tiriamo ci guardiamo indietro abbastanza soddisfatti e pensiamo a cosa di bello è uscito fuori in questi 365 giorni (di meno in realtà). I più attenti di voi l’avranno già capito, stiamo parlando dei GX Game Awards, dove la nostra redazione, con o senza l’ausilio di sostanze chimiche, elegge nelle varie categorie i vincitori dell’anno 2016. Buona lettura!
Miglior Portatile
- Pokemon Sole e Luna
- Azure Stiker Gunvolt 2
- Fire Emblem Fates
- Ace Attorney: Spirit of Justice
- Yomawari Night Alone
Nella categoria dedicata alle console portatili (non c’è mobile perché quest’anno il mobile ha un unico e solo vincitore) c’è stato uno scontro serrata. La prima nomination se la conquista ovviamente Pokemon Sole e Luna, per aver portato la saga ad un nuovo livello qualitativo e un’innovazione che in una serie tanto longeva non era da dare per scontata. Azur Striker Gunvault 2 è entrato in nomination per un semplice motivo, è il platform che Mighty No. 9 non è mai stato. Finalmente abbiamo avuto a che fare con il nuovo erede di Megaman, e tutti dovevano saperlo. Fire Emblem Fates non ha bisogno di presentazioni, visto che siamo davanti ad uno degli strategici più impressionanti degli ultimi anni, mentr Ace Attorney Spirit of Justice si conquista la nomination a suon di idaloghi incredibili e l’eccellente carisma del suo protagonista. Ultimo, ma non per importanza, Yomawari Night Alone, un survival horror talmente particolare ed inquietante da rimanere impresso, soprattutto per la sua povera protagonista. Alla fine a spuntarla è stato Pokemon Sole e Luna, proprio per la quantità di innovazioni portate alla serie e alle nuove vette qualitative che è riuscito a raggiungere.
Vincitore: Pokemon Sole e Luna
Miglior Fps/Shooter
- Doom
- Battlefield 1
- Titanfall 2
- Overwatch
- Gears of War 4
La categoria che riscuote sempre più successo è sempre quella degli fps e anche quest’anno non siamo stati da meno. La prima nomination va di diritto a DOOM, la rinascita del signore degli sparatutto, entrato di prepotenza nei nostri cuori, mentre l’ottimo Battlefield 1 di EA ci ha stupito con il suo setting della prima guerra mondiale e la profondità del suo comparto multigiocatore. Falsato da una finestra di lancio infelice, Titanfall 2 è invece un eccellente sparatutto, divertente, profondo e adrenalinico, che annulla tutti i difetti del predecessore, ma nel campo quest’anno c’è anche Overwatch, l’hero shooter di Blizzard che di certo tutti voi conoscerete. Chiude il cerchio il nuovo Gears of War 4, solidissimo capitolo che fa riaccendere i lancer a tutti gli appassionate del tps made in Microsoft, confermando ancora una volta l’eccellenza del franchise. Ma noi siamo di vecchia scuola, siamo cresciuti a fuori di smembramenti e corridoi, in livelli dove le coperture non esistevano, quindi per acclamazione popolare, DOOM si aggiudica il titolo di FPS dell’anno, con il suo gameplay old school ancora insuperato.
Vincitore: DOOM
Miglior GDR
- Deus Ex: Mankind Divided
- Trails of Cold Steel 2
- Braverly Second: End Layer
- Pokémon Sole & Luna
- Tiranny
Altra grande sfida nella categoria dei giochi di ruolo, con alcune nomination un po’ fuori le righe. Partiamo subito con Deus Ex: Mankind Divided, eccezionale seguito della saga di Deus Ex, profondissimo e ricco di sfaccettature, per poi proseguire con Trails of Cold Steel 2, jrpg da manuale che dovrebbe essere insegnato nelle scuole di game design. Braverly Second End Layer è forse una delle vette più alte toccate quest’anno nel panorama dei jrpg, mentre di Pokemon Sole e Luna ne abbiamo già abbondantemente parlato precedentemente. A finire, Tiranny, erede del tanto osannato Baldur’s Gate, che seppur non raggiunge le l’immensità dell’opera a cui si ispira, è comunque una spanna sopra a tanti gdr di stampo occidentale. Tra questi però, l’ha spuntata Deus Ex: Mankind Divided, sia per le tematiche etiche trattate, sia per la completezza e la profondità del gamepaly, sia per il comparto tecnico.
Vincitore: Deus Ex: Mankind Divided
Miglior Action/Adventure
- Uncharted 4
- Dishonored 2
- Watch Dogs 2
- Dark Souls 3
- Mirror’s Edge Catalyst
Altra grande sfida qui. Uncharted 4 parte favoritissimo da inizio anno, grazie ovviamente alla storia incredibile, al personaggio di Drake e all’eccezionale talento di Naughty Dog. Successivamente abbiamo Dishonored 2, con il suo level design da opera d’arte, l’ambientazione steampunk e il doppio protagonista che varia sensibilmente il gameplay. Watch Dogs 2 si conquista la nomination grazie all’ottima qualità raggiunta, che riesce a far dimenticare il disastro predecessore, presentandosi come un action stealth innovativo e divertente, mentre non ci sarebbe nulla da dire sulla magnificenza artistica e di gameplay di Dark Souls 3, sempre costante. Per ultimo, Mirror’s Edge Catalyst, che segna la rinascita dell’ottimo personaggio di Faith e consegna ai giocatori un action originale, divertente e incredibilmente realizzato, seppur non privo di difetti. Abbiamo voluto premiare l’originalità stavolta, dopo una battaglia serrata, attribuendo all’innovazione di Dishonored 2 il premio come miglior action/adventure di quest’anno.
Vincitore: Dishonored 2
Miglior Strategico
- Total War Warhammer
- Civilization VI
- Xcom 2
- Fire Emblem Fates
- The Banner Saga 2
Un vero e proprio bagno di sangue. Total War Warhammer è forse il miglior total War mai realizzato con una delle migliori ambientazioni della letteratura moderna, anche se la mancanza di alcune importanti razze ha gravato molto sulla qualità finale. Civilization VI è praticamente un gioco senza difetti, un’opera mastodontica che ha consacrato il brand di 2K come re degli strategici a turni. Xcom 2 riporta in auge la serie iconica degli anni passati, con il seguito dell’eccellente reboot sempre ad opera di 2K. Fire Emblem Fates è ancora l’opera colossale di cui abbiamo parlato prima, mentre a sorpresa The Banner Saga 2 ha conquistato i nostri cuori con l’eccellente narrazione e il comparto artistico da classico d’animazione. A spuntarla però, in mezzo a questi mostri sacri, dopo una discussione che ci ha sfiancato mentalmente e fisicamente, Fire Emblem Fates ne esce vincitore, per la sua narrativa imponente, il suo gameplay profondo e l’aver saputo ridare linfa vitale ad una serie che si stava lentamente perdendo.
Vincitore: Fire Emblem Fates
Miglior Picchiaduro
- Street Fighter V
- Guilty Gear Xrd: Revelator
- Blaz Blue Central Fiction
- King of Fighters XIV
- Pokken Tournament
Questo è stato forse uno degli anni più ricchi per gli appassionati di picchiaduro.
Ad aprire le danze è stato Street Fighter 5, un ottimo picchiaduro, ma sciupato da un lancio frettoloso. Guilty Gear Revelator è stato l’asso pigliatutto che ha sfoggiato una incredibile veste grafica, eccezionale qualità dei personaggi, diverse modalità, colonna sonora piena di carica e una giocabilità profonda e varia. Ark System Works ha creato un titolo di lotta talmente bello da oscurare leggermente anche il fratellino minore, l’ultimo capitolo della serie di Blaz Blue: Central Fiction. Anche questo offre un analogo livello qualitativo e denota un lavoro forse persino migliore sulla varietà dei lottatori, ma il nuovo Guilty Gear ha proprio una marcia in più. Di Pokken abbiamo apprezzato l’approccio originale e la sua freschezza arcade, che hanno permesso di giocare con i pocket monsters di Nintendo in un modo inedito, ma che ci ha fatto sentire davvero dentro le battaglie inscenate nella serie televisiva. King of Fighters 14 segna il ritorno di SNK come produttore di picchiaduro di qualità, incespicando un pò nel bilanciamento e nella mancanza di innovazioni che hanno pesato decisamente più rispetto ad una veste grafica che gli avevamo già scusato da tempo.
Vincitore: Guilty Gear Xrd: Revelator
Miglior Racing Game
- Forza Horizon 3
- DIRT Rally
- Formula 1 2016
- Ride 2
- Valentino Rossi the Game
La scelta del miglior racing game è stata una delle più facili. Attenzione, non perchè gli altri candidati non rispecchino la qualità di un genere in forte evoluzione, semplicemente perchè il vincitore di questa categoria ha proposto un vero e proprio capolavoro senza tempo, segnando un nuovo standard di qualità nel genere dei Racing Games. Ma andiamo con ordine. Il titolo che più si avvicina al vincitore di questa categoria è sicuramente DiRT Rally, il simulatore di guida targato Codemaster ha saputo stupire e risollevare una serie che da anni non riusciva a soddisfare i fan di questo fantastico sport. DiRT Rally è il frutto di uno sviluppo che presta attenzione al feedback dell’utenza e che non ha paura di proporre un prodotto che, pur essendo èlitario, volge il suo sguardo verso la massa grazie ad un sistema di guida molto accessibile. Segue subito dietro F1 2016, il primo vero e proprio titolo dedicato al Circus ad arrivare su Xbox One e Playstation 4 dopo il disastro di F1 2015, la reintroduzione della carriera in salsa rivista e corretta ha dato quello slancio in più ad un simulatore dedicato ai fan della Formula 1, lasciando anch’esso uno spiraglio aperto ai novizi. Ride 2 e Valentino Rossi the Game continuano a portare avanti un sottogenere ancora troppo acerbo per regalarci vere e proprie emozioni ma che, anno dopo anno, va limando gli spigoli del genere dedicato alle motociclette. Il vincitore di quest’anno non guarda in faccia nessuno, Forza Horizon 3 riesce, sotto ogni punto di vista, a centrare il bersaglio, proponendo un prodotto solido, completo e senza sbavature che, tralasciando l’assenza del doppiaggio in italiano, rappresenta, ad oggi, uno dei migliori racing game di tutti i tempi.
Vincitore: Forza Horizon 3
Miglior Sportivo
- Fifa 17
- PES 17
- NBA 2K17
- WWE 2K17
- Steep
Anche quest’anno, le nomination sono state abbastanza telefonate, con qualche new entry interessante. Fifa e Pes si sono nuovamente sfidati sul campo da gioco, con Fifa che quest’anno ha schierato tante novità molto attese, mentre Pes conferma la sua ripresa nella sua ormai eterna lotta per il predominio. NBA 2K17 è la simulazione di basket definitiva, il gioco perfetto per chi ama il parquet e per chi vuole iniziare a farlo, completo di tutto e senza praticamente un difetto. WWE 2K17 entra nelle nomination perché va ad occupare un posto che da tempo era vacante, ovvero quello delle simulazioni di wrestling, mentre Steep entra in nomination per l’originalità e la meravigliosità del suo gamplay oper world multi sportivo sulle Alpi. Alla fine però la perfezione di NBA 2K17 vince su tutto, garantendogli così il titolo di miglior Sportivo del 2016.
Vincitore: NBA 2K17
Miglior Multiplayer
- Overwatch
- Gears of War 4
- Titanfall 2
- Uncharted 4
- World of Warcraft: Legion
Lotta serrata sul fronte del multigiocatore. Overwatch è ovviamente in nomination grazie all’esperienza innovativa come hero shooter, mentre Gears of War 4 si conferma come ottimo tps competitivo, perfettamente in linea con le passate edizioni. Titanfall 2 si migliora ancora rispetto al predecessore proponendo un gameplay incredibilmente profondo e adrenalinico, mentre Uncharted 4 a sorprese ci regala un tps che sfrutta alla grande la verticalizzazione delle mappe e il cover system del gioco. World of Warcraft Legion è infine il canto del cigno del gioco di Blizzard, un titolo che da oltre 10 anni regala emozioni e che con l’ultima espansione ha nuovamente dimostrato come nonostante le varie alternative, il re dei MMORPG è sempre uno solo. Alla fine però, sempre per premiare l’innovazione, abbiamo puntato quasi all’unanimità su Overwatch, un’esperienza che per gli anni a venire occuperà gran parte della scena videoludica, professionale e non.
Vincitore: Overwatch
Gioco Sottovalutato
- Metroid Prime: Federation Force
- Samorost 3
- Mirror’s Edge: Catalyst
- Recore
- Shadow Warrior 2
Un anno decisamente prolifico che ha fatto da sfondo ad alcuni titoli assai meritevoli ma passati ingiustamente in secondo piano. Nonostante la pioggia di critiche (a torto) su Metroid Prime: Federation Force, nonostante la discrepanza tra gameplay e splendide atmosfere per Recore, nonostante l’ottima qualità di Samorost 3 e Shadow Warrior 2, il premio della categoria quest’anno va al bellissimo Mirror’s Edge: Catalyst. Sequel di un gioco che ha gettato a suo modo le basi di un nuovo stile nel gameplay, ha conquistato i voti della nostra redazione grazie all’ottimo connubio di tecnica e giocabilità. Un titolo decisamente da non perdere per chi volesse un’esperienza fuori dagli schemi.
Vincitore: Mirror’s Edge: Catalyst
Miglior Narrativa
- Inside
- Deus Ex: Mankind Divided
- Firewatch
- Quantum Break
- Everybody’s gone to the rapture
La narrativa ha conquistato negli ultimi anni un ruolo fondamentale nella creazione di un titolo di successo: non solo personaggi ben caratterizzati ma anche una storia raccontata in modo ineccepibile, al punto da confrontarsi con i kolossal di Hollywood. Inside, Firewatch ed Everybody’s Gone to the Rapture hanno appassionato i nostri redattori, ma la battaglia si è combattuta tra il bellissimo Quantum Break targato Remedy e Deus Ex: Mankind Divided di Eidos Montreal. Come ben saprete, cari lettori, quando i ragazzi di Sam Lake si mettono all’opera sono in grado di sfornare autentici capolavori di narrativa…ed il premio è ben meritato.
Vincitore: Quantum Break
Miglior Colonna Sonora
- Guilty Gear Xrd: Revelator
- Doom
- Final Fantasy XV
- Fire Emblem Fates
- Rez
L’accompagnamento musicale è un cardine importante per la realizzazione di un buon gioco: un adeguata colonna sonora può trasformare una situazione qualunque in un momento solenne di grande immersione e non a caso molte serie celebri come Castlevania hanno puntato sempre molto al comparto sonoro. Benchè le produzioni nipponiche siano spesso in prima linea in questo particolare settore dello sviluppo videoludico, quest’anno il premio va ad un titolo occidentale che ha fatto tremare i polsi a moltissimi giocatori. Dopo esser “resuscitato” a distanza di svariati lustri, il remake di Doom si aggiudica il premio di miglior colonna sonora surclassando (anche se di poco) gli altri rivali per la stessa categoria.
Vincitore: Doom
Miglior Art Direction
- Inside
- Hyperlight Drifter
- Samorost 3
- The Last Guardian
- Dark Souls 3
Cos’è l’arte in un videogioco? Non si tratta solamente di come vengono creati i personaggi, le ambientazioni e gli effetti, ma proprio il modo in cui tutto si unisce armoniosamente a formare un tutt’uno. Non è sempre necessario proporre uno stile grafico di ultima generazione per poter diventare grandi rappresentanti della categoria art direction, ma piuttosto il saper creare qualcosa che risulti davvero vivo e vibrante agli occhi del giocatore. Una dura battaglia per il bellissimo titolo indie Hyperlight Drifter e le sue atmosfere misteriose, così come per il celebre Dark Souls 3 che ha combattuto con Samorost 3 e Inside. Ma quando Fumito Ueda entra in gioco, si sa, la vita si fa davvero durissima per la concorrenza: The Last Guardian, seppur arrivato da poco sugli scaffali, prende il largo agevolmente
Vincitore: The Last Guardian
Miglior Gioco Indie
- Inside
- Hyperlight Drifter
- Abzu
- Owlboy
- The Witness
Il mercato dei titoli indie è sempre più ricco e vasto ogni anno che passa e non è una sorpresa: in mezzo alla montagna di giochi discutibili, vere gemme vengono alla luce dimostrando quanto gli sviluppatori indipendenti possano creare qualcosa di veramente unico senza i capitali enormi dei titoli tripla A. Una dura battaglia tra prodotti di gran pregio come il bellissimo Owlboy, figlio di una gestazione durata un decennio e forte di una pixel art incredibilmente bella, Abzu e le sue atmosfere bizzarre, The Witness ed il curioso Hyperlight Drifter. Sopra a tutti però si staglia l’ultimo prodotto degli stessi autori del celebre Limbo: Inside stacca tutti grazie alle sue incredibili atmosfere, il suo stile e la sua grande giocabilità. Un vero gioiello del mercato indie che nessun videogiocatore degno di questo nome dovrebbe lasciarsi scappare.
Vincitore: Inside
Gioco dell’anno
- Uncharted 4
- Dishonored 2
- Overwatch
- Titanfall 2
- Forza Horizon 3
Il premio “Gioco dell’anno” è sempre complesso da assegnare, perchè in mezzo a tanti titoli validi e capolavori è davvero difficile sceglierne uno solo che sovrasti tutti gli altri per motivi davvero incisivi. Anche se una grafica di gran pregio, una colonna sonora emozionante, una narrazione efficace ed un gameplay ben realizzato possono creare un gioco completo a tutti gli effetti, spesso il gioco dell’anno è qualcosa che ribalta completamente o almeno in buona parte un concetto pre-esistente reinterpretandolo e creando un nuovo standard. Non è un caso che il vincitore di quest’anno infatti sia l’unico tra i giochi in lizza a non essere un “secondo/terzo/quarto” episodio, bensì l’inizio di una nuova serie (?). Diventato rapidamente classico grazie ad una realizzazione ineccepibile, il titolo targato Blizzard si aggiudica l’ambìto premio di gioco dell’anno: Overwatch ha preso tutto quello che poteva da vari generi e l’ha mescolato creando qualcosa di superbo.
Vincitore: Overwatch
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