Sony ha rivelato i motivi per cui ha deciso di realizzare PlayStation Portal e non una PlayStation Vita 2, precisando che all’interno della società hanno preferito concentrarsi su una periferica strettamente collegata a PS5 e non su una piattaforma sé stante.
In queste ore Hiromi Wakai, vicepresidente della gestione dei prodotti di PlayStation, ha preso parte ad una nuova intervista con Stephen Totilo su Game File dove ha anche ammesso che le vendite di Portal stanno superando le previsioni della società, oltre a condividere anche una considerazione in merito al mancato sviluppo di una nuova console portatile a tutti gli effetti.
Il dirigente ha quindi rivelato che in quel di Sony hanno deciso di rilasciare un prodotto che affonda le sue radici nella riproduzione remota per PlayStation 3, rilasciata dalla società nel corso dell’ormai lontano 2006. Da quel momenti infatti i giocatori hanno potuto effettuare lo streaming dei giochi dalle console PS3, PS4 e PS5 utilizzando una gran quantità di dispositivi, inclusa PlayStation Portable, PC, smartphone e tablet.
Ma da allora non è mai stato realizzato un sistema da gaming pensato appositamente per sfruttare appieno questa tecnologia, nonostante l’utilizzo del Remote Play sia in costante aumento da ormai svariati anni a questa parte.
“L’idea originale di PlayStation Portal è nata dal nostro obiettivo di fornire esperienze di gioco su console di alta qualità nelle mani dei giocatori. Abbiamo presunto che saremmo stati in grado di raggiungere questo obiettivo ad un prezzo accessibile utilizzando una soluzione tecnica spesso chiamata ‘Thin Client’ (un sistema che esegue la maggior parte dei processi sui server invece che sull’hardware locale), mantenendo al contempo tutte le funzionalità di un controller wireless DualSense ed uno schermo in grado di visualizzare contenuti con immagini e testo nitidi.”
Hiroi Wakai ha affermato che l’idea di PlayStation Portal proviene da Hideaki Nishino, il capo del PlayStation Experience Group di Sony, con la società che non ha voluto chiedere ai team di sviluppo del lavoro aggiuntivo per sviluppare dei giochi creati appositamente per un nuovo hardware da gioco. Per questo motivo hanno deciso di creare un dispositivo da utilizzare esclusivamente con una PS5:
“Inoltre, non volevamo chiedere alcun lavoro aggiuntivo ai creatori di giochi per raggiungere l’obiettivo di far giocare agli utenti i giochi PS5 ovunque”.
Wakai ha aggiunto che Portal non è mai stato pensato per essere una console vera e propria:
“Le discussioni iniziali su questo prodotto sono iniziate dalla questione di come espandere l’esperienza di gioco della console PS5, non di lanciare un dispositivo portatile separato.”