I companion presenti in Baldur’s Gate 2 hanno senza ombra di dubbio conquistato il cuore di diversi giocatori. A distanza di 23 anni, lo scrittore ha spiegato che la complessità dei companion è solo merito di Final Fantasy 7.
James Ohlen -scrittore di Baldur’s Gate 1 e 2, ha spiegato di aver giocato a Finale Fantasy 7 affiancato dal produttore Dermot Clarke durante le brevi pause dallo sviluppo. Durante una breve sessione, Ohlen ha realizzato quanto i personaggi di Final Fantasy 7 fossero dettagliati, a tal punto da fare apparire quelli di Baldur’s Gate 2 piatti, come se fossero delle semplici figure di cartone.
Durante una chiacchierata con Rock Paper Shotgun, Ohlen ha spiegato di essere particolarmente competitivo e dunque non poteva tollerare un simile confronto. Proprio per questo motivo, BioWare ha poi scelto di portare i personaggi di Baldur’s Gate 2 a un livello superiore, creando una storia per quasi ogni companion in modo tale da riuscire a creare un vero e proprio legame con il videogiocatore, invece che guidarlo soltanto contro i nemici.
In precedenza, lo stesso Ohlen aveva spiegato che, uno degli scrittori del primo Baldur’s Gate fu assunto in quanto aveva raggiunto ben 20.000 ore di esperienza in Dungeons & Dragons. Proprio per questo motivo, il co-fondatore di BioWare suggerì di utilizzare le sue storie per facilitare la creazione di diversi personaggi in Baldur’s Gate.
I companion sono da sempre parte integrante della saga: dall’assunzione di appassionati di D&D fino alla competitività dello stesso Ohlen, tutta questa serie di elementi ha contribuito a rendere il gioco ciò che conosciamo oggi.