Da pochi giorni, DICE ha pubblicato per Battlefield 1 l’aggiornamento gratuito dell’estate, proponendo nuovi contenuti e miglioramenti allo sparatutto in prima persona pubblicato da Electronic Arts. Grazie all’update in questione, il titolo ha ricevuto finalmente anche il supporto alla console di metà generazione Xbox One X, di cui potete vedere qualche video dirigendovi a questo nostro recente articolo.
Ebbene, come era lecito aspettarsi, gli esperti di Digital Foundry hanno già pubblicato un video-analisi dedicato all’aggiornamento per la console premium di Microsoft, rimanendo decisamente soddisfatti con il risultato raggiunto dalla risoluzione dinamica, la quale raggiunge spesso e volentieri il suo massimo dei 4K nativi, ossia 3840×2160, mentre su PlayStation 4 Pro il massimo risulta di 2816×1584.
Mantenendo così la risoluzione dinamica il titolo riesce a offrire un frame-rate costantemente sopra i 40 fps, ancora lontano dai 60fps fissi, anche se la versione Xbox One X guadagna comunque in media 15fps in più rispetto alla versione standard. Per quanto riguarda invece gli effetti e le texture, i ragazzi della rubrica tecnologica non hanno notato alcun cambiamento, ma secondo loro il risultato visivo della versione enhanced è comunque un ottimo risultato.
L’unico problema di questa patch, che gli sviluppatori eventualmente prenderanno in considerazione per una sistemazione in tempi celeri, è un noiosissimo problema di cali di frame e struttering nel momento in cui si è all’interno di un Party Xbox Live, ossia le chat vocali esterne al gioco e gestite dalla guida laterale di Xbox One. Comunque sia, basta giocare senza essere all’interno del Party vocale per poter godere dell’esperienza console definitiva del videogioco.
Ricordiamo che Battlefield 1 è disponibile all’acquisto per le piattaforme PC Microsoft Windows, PlayStation 4 e Xbox One. Potete anche trovare il titolo ambientato nel corso della prima guerra mondiale all’interno del catalogo EA Access, presente esclusivamente su Xbox One.
Potete trovare il video-analisi di Digital Foundry esattamente in cima all’articolo. Cosa ne pensate?