Tesco, la nota catena di supermercati inglese, abbandona definitivamente la vendita di videogiochi fisici all’interno di ben 2,800 store. Una volta terminate le scorte, non sarà più possibile trovare i titoli più disparati sugli scaffali di Tesco: l’unica eccezione saranno le card digitali, che rimarranno disponibili in qualsiasi momento.
La motivazione, secondo quanto riportato, è piuttosto semplice: i consumatori preferiscono il formato digitale. Nel Regno Unito, i negozi specializzati nella vendita di videogiochi si sono spostati rapidamente sul mercato in digitale: secondo un report, sulle vendite totali di Diablo 4, Final Fantasy XVI, Street Fighters VI e F1 23, soltanto il 18% degli utenti avrebbe acquistato una copia fisica tramite gli store.
Durante la pandemia, i videogiocatori hanno iniziato a sfruttare maggiormente il mercato digitale e dunque, proprio per questo motivo, Tesco ha scelto di non continuare a vendere videogiochi fisici all’interno dei propri punti vendita. Già dallo scorso anno, un report pubblicato da The Zoo aveva evidenziato la preferenza dei consumatori verso le copie digitali: nel 2022 soltanto il 28% dei videogiochi venduti era in versione fisica, mentre il 72% era in digitale.
Proprio per questo motivo, alcuni publisher hanno scelto di pubblicare i propri titoli in versione digital only: recentemente, Remedy ha comunicato che l’atteso Alan Wake II verrà pubblicato in edizione digitale per tutte le piattaforme. Secondo lo studio di sviluppo, non si tratta soltanto di contenere i costi e di conseguenza, anche il prezzo per i videogiocatori: pubblicare il nuovo capitolo della franchise su disco, avrebbe poi portato ad un’inevitabile patch da scaricare al day one.
Prima di Remedy, Nintendo ha annunciato l’arrivo di Metroid Prime Remaster con lancio immediato in forma digitale, per poi scegliere di pubblicare anche l’edizione fisica. Dunque, non si tratta soltanto di una preferenza dei consumatori: studi di sviluppo e publisher puntano sempre di più al mercato digitale per una serie di motivi, a partire dalla riduzione dei costi, fino alla possibilità di guadagnare più tempo per lo sviluppo del titolo.