Nel processo di analisi riguardante l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, l’ente antitrust della Nuova Zelanda ha ribadito anche in queste ore che Nintendo opera in un mercato differente rispetto a quello delle “high console”, dove invece troviamo PlayStation ed Xbox.
Qui di seguito trovate i motivi per cui l’organo di controllo del mercato della Nuova Zelanda crede che i dispositivi da gaming della Casa di Super Mario non siano confrontabili con quelli di Sony e Microsoft:
“Nintendo si concentra principalmente sui propri giochi first-party, come Super Mario. Di conseguenza, non sembra essere in stretta concorrenza con Sony o Microsoft, e viene invece commercializzato come un’offerta casual più adatta alle famiglie.”
In sostanza l’antitrust della Nuova Zelanda la pensa allo stesso identico modo dell’FTC degli Stati Uniti e della CMA del Regno Unito, credendo che le console Nintendo (come Switch) operino in un mercato differente a differenza di PlayStation ed Xbox.
Questo perché secondo loro la Casa di Kyoto non fa affidamento sulle terze parti per decretare il successo delle proprie piattaforme, basando il proprio business sulle proprie IP come per esempio Super Mario e The Legend of Zelda. Proprio per questo motivo secondo loro Nintendo non ha bisogno di Call of Duty (e simili) per continuare ad essere competitiva sul mercato.
Sempre restando in ambito Nintendo, segnaliamo come secondo un leak il dev kit di Switch 2 è già nelle mani di un team spagnolo.
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Nueva Zelanda continúa con su circo 🎪
El regulador de este país decide excluir a Nintendo del mercado de las consolas (como parte de su investigación por el trato de Microsoft y Activision) porque:
"Nintendo se centra principalmente en sus propios juegos propios, como… pic.twitter.com/b5vTxGuBIs
— eXtas1s | #Xbox #Bethesda #ActivisionBlizzard (@eXtas1stv) July 3, 2023