Jay Gunn, il co-creatore del famosissimo MediEvil, ha deciso di mettere in vendita la sua personale collezione di artwork ufficiali del gioco per cercare di superare le difficoltà economiche, a causa del fatto di non essere in grado di trovare una nuova occupazione.
È una vicenda che ha dell’incredibile, soprattutto per le capacità e qualifiche che Gunn possiede, ma, come indicato da lui stesso con un tweet sul suo profilo Twitter ufficiale, sembrerebbe proprio che il suo essere un artista poliedrico e molto in gamba, faccia si che la ricerca del lavoro non sia così facile come si potrebbe pensare. Da qui, quindi, ecco la drastica decisione di mettere in vendita la sua collezione di artwork del gioco MediEvil.
“È con il cuore pesante che ho deciso di vendere il mio intero archivio di bozzetti preparatori di MediEvil. Si tratta dell’intero lavoro che ho svolto come Lead Game Designer, Art Director, Concept Artist, Level Designer, co-sceneggiatore, doppiatore e direttore degli attori. A causa dei cambiamenti nella mia vita professionale e dei miei prolungati tentativi di trovare un lavoro nell’industria dei videogiochi (i colloqui possono durare anche due mesi), mi ritrovo in serie difficoltà finanziarie. Per questo mi vedo costretto a vendere il mio archivio personale di MediEvil. Credo sia l’archivio più grande di MediEvil che sia mai stato mostrato al pubblico, è una capsula temporale con centinaia di disegni, progetti, schemi e mappe originali, tutti realizzati a mano dal sottoscritto prima dell’era di Photoshop e delle demo di Unreal”.
1. It is with a heavy heart that I have decided to sell my entire archive of art and gameplay design for “MediEvil.”
This was work that I undertook as the game’s lead game designer, art director, concept art, level design, co-writer and voice/actor director. pic.twitter.com/5jrARs0hCd— Jay Gunn: Coal Face – The Devil in the Smoke (@GunnWriter) May 12, 2023
Gunn ha poi voluto spendere due parole riguardanti gli artwork in sé, descrivendoli come “un archivio che abbraccia quattro libri pieni di concept, prototipi degli scenari, studi sulle texture, mappe di gioco pieghevoli, lavori progettuali di livelli mai realizzati e lucidi topografici per la ricostruzione degli ambienti in-game, con tanto di note a margine che ripercorrono l’intero processo di sviluppo”.
Ovviamente, il nostro augurio più grande è che l’esponente del team di sviluppo sia in grado di trovare presto un’occupazione, magari facendo leva proprio su questa sua decisioni che potrebbe aver intenerito qualcuno del settore.