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Microsoft-Activision, Lina Khan è stata accusata di difendere Sony e non i consumatori

Alcuni deputati degli USA hanno accusato Lina Khan di difendere sostanzialmente Sony e non i consumatori nell'affare Microsoft-Activision.
Alberto RossiDi Aggiornato:
Lina Khan seduta su di una poltrona

Lina Khan rappresenta senza alcun dubbio il più grande ostacolo che Microsoft deve superare per riuscire a completare ufficialmente l’acquisizione di Activision Blizzard, ma proprio in queste ore la Presidente della FTC è stata accusata da una deputata della camera dei rappresentanti degli USA di aver fatto abuso dei suoi poteri, agendo secondo le sue stesse regole pur di far saltare la fusione, proteggendo di conseguenza il netto dominio di PlayStation nel mercato “high console”.

Queste sono state sostanzialmente le accuse che alcuni repubblicani hanno fatto alla Khan, dopo che la dirigente ha deciso nei mesi scorsi con l’organo di controllo del mercato degli Stati Uniti d’America di fare causa al colosso americano, con l’obiettivo di far saltare la gigantesca fusione dal valore di 68,7 miliardi di dollari così da proteggere la competitività del mercato e di conseguenza il pubblico.

Ma come dicevamo ad inizio articolo, questi deputati hanno deciso di incalzare Lina Khan, affermando che le accuse fatte dalla Presidente della FTC non trovano riscontro nella realtà dei fatti, visto che Microsoft detiene ad ora delle quote di mercato troppo inferiori rispetto a quelle di Sony PlayStation per pensare ad uno stravolgimento del mercato tale da far nascere un monopolio.

Difatti secondo questi Diana Harshbarger ed altri repubblicani, Khan è stata un po’ troppo negativa nel descrivere lo stato attuale del mercato, cercando soltanto di soddisfare la propria volontà di combattere le espansioni delle grandi corporazioni senza valutare il reale benessere del pubblico, finendo di conseguenza nel fare suo malgrado gli interessi di Sony.

Lina Khan invece si è difesa ripetendo in buona sostanza quanto riportato nei mesi scorsi, affermando che Microsoft avrebbe troppo potere una volta acquisita Activision Blizzard, complice l’ottenimento del franchise di Call of Duty che è capace di spostare con relativa rapidità intere quote di mercato.