Remedy attende piena di speranze il lancio di Control, che per molti segnerà una nuova era di libertà creativa. Tuttavia, alcuni dei titoli nati dalla precedente collaborazione con Microsoft e molto amati dagli utenti, potrebbero non avere un seguito, e ciò lascia l’amaro in bocca a pensarci.
Il CEO Tero Virtala, interrogato a riguardo nel corso d’un intervista, ha dichiarato che il futuro di Alan Wake e di Quantum Break dipenderà esclusivamente dalla volontà di Microsoft.
“Alan Wake fu molto interessante ma nacque da una collaborazione con Microsoft. Per queste ragioni non ha mai avuto un sequel”, ha detto ai colleghi di Game Industry.
“Per Quantum Break vale lo stesso discorso, abbiamo messo molto impegno nella realizzazione del mondo, dei personaggi, delle storie, ma è ancora una IP di Microsoft. Hanno deciso loro di non portarla avanti”.
“Se fossimo proprietari dell’IP, sarebbe completamente nelle nostre mani la decisione su come creare, come sviluppare, quali decisioni creative prendere. E forse un giorno, se avremo successo, la possibilità di decidere tornerà nelle nostre mani”.
Una dichiarazione simile, ma differente nei dettagli, da quella rilasciata da Mikael Kasurinen, secondo cui sarebbe Remedy ad avere nelle mani il destino di Alan Wake e l’IP stessa.