Una cosa che ho sempre apprezzato degli incontri con chi decide di sviluppare un titolo di Warhammer è che la relazione che si instaura tra me redattore e loro creatori non è più di semplice curiosità, ma di mutuo rispetto tra appassionati di un brand che decine di anni di storia alle spalle e una sterminata serie di racconti.
Per questo non dimenticherò mai la sensazione di sollievo che lo sviluppatore di Bulwark ha provato nel momento in cui non solo gli ho detto che conoscevo l’Adeptus Mechanicus, ma che gli Skiitari per me erano gli Adeptus Astartes dell’Omnissia. Warhammer 40.000 Mechanicus dà finalmente lustro ad una fazione bistrattata dal media videoludico, ricchissima invece di fascino. Stiamo ovviamente parlando dei Tecnopreti di Marte, servi dell’Imperatore dell’Umanità e del dio Macchina, custodi dei segreti della tecnologia del quarantunesimo millennio, i cui corpi di metallo sono il risultato dell’abbandono della debolezza della carne, in favore della perfezione del metallo. In questo titolo dedicato esclusivamente a loro prenderemo le vesti rosse del Magos Dominus Faustinius, a comando della spedizione sul pianeta Silva Tenebris, luogo di sepoltura degli inquietanti Necron. Questi esseri robotici che un tempo governavano la galassia sono una minaccia alla supremazia del Dio Macchina, rappresentando una bestemmia sia per l’umanità che per Marte, e per questo vanno fermati.
Con una sotira scritta di pugno da Ben Counter, autore storico della Black Library, la catena narrativa ufficiale della Games Workshop, Mechanicus si avvale di un sistema decisionale per rendere la storia del gioco sempre diversa, con differenti finali a seconda delle scelte che effettueremo e del nostro modo di giocare. Il tutto si incastra alla perfezione con il gameplay strategico a turni del gioco, che ci ha ricordato tantissimo la serie Xcom, ma con importantissime differenze. Prima fra tutti, questo è l’universo di Warhammer, quindi non ci si fa scrupoli a sacrificare anche alleati in favore di una vittoria, soprattutto se si tratta di servitori lobotomizzati largamente usati dai Tecnopreti di Marte. Questo si traduce in un gameplay decisamente più aggressivo, che spinge il giocatore ad attaccare senza sosta il nemico per non lasciargli alcuna apertura, anche perché i Necron avanzano inesorabili e senza rimorso contro le nostre truppe, che si troveranno quasi sempre in inferiorità numerica. Tutto questo è enfatizzato dall’assenza di un sistema di coperture, cosa che sembrerebbe insensata in un titolo del genere, e che rende onore al vasto sistema d’attacco che i tecnopreti possono sfruttare. Infatti la maggior parte dei personaggi principali possono attaccare sia dalla distanza che in corpo a corpo, con tante abilità attive da utilizzare per portare la devastazione sul campo di battaglia. Ci è stata mostrata la meccanica della raccolta delle informazioni, le quali garantiranno mosse aggiuntive durante i turni dei Tecnopreti, che ovviamente incentivano ancora di più le strategie offensive. A livello di unità, per quello che abbiamo potuto vedere i Necron faranno sfoggio di tutto il loro terrificante bestiario, tra scarabei, scorticati, guerrieri e Immortali (con qualche sorpresa), così come l’Adeptus Mechanicus, soprattutto con i personaggi principali, interamente personalizzabili sia nell’equipaggiamento che sul versante estetico.
Per quanto riguarda le mappe, avremo a che fare con una serie procedurale di stanze che richiamano ovviamente le architetture Necron, metalliche e quasi tutte uguale tra loro, cosa che potrebbe influire sulla varietà di gioco. C’è la possibilità di personalizzare completamente la squadra d’attacco e soprattutto la nave, altra grande protagonista del gioco, con tantissime opzioni legate alle armi e agli innesti cibernetici dei Tecnopreti. Warhammer 40.000 Mechanicus è un’interessante estensione dell’immenso universo di Warhammer con un titolo finalmente dedicato ai tecnopreti di Marte, con una gameplay classico ma non privo di novità, ma soprattutto con una componente narrativa predominante scritta da uno degli autori di punta della GW. L’uscita è prevista su PC per fine 2018, ma siamo sicuri che avremo maggiori informazioni nei prossimi mesi.