Chris Zimmerman, co-studio head di Sucker Punch, nel corso di una recente intervista con GameSpot ha rivelato che Ghost of Tsushima non offrirà a tutti costi l’accuratezza storica.
L’uomo ha infatti affermato che tale decisione è stata presa per non limitare la libertà creativa del team di sviluppo. Il gioco infatti sarà immediatamente riconoscibile dai fan come un gioco di Samurai, ma non sarà una sorta di documentario storico dove l’accuratezza storica è l’elemento più importante dell’intera produzione.
Eccovi alcune parole dell’uomo:
“Il modo in cui ragioniamo è: se dobbiamo deviare dalla verità storica, vogliamo farlo intenzionalmente. Molto del supporto che riceviamo dai nostri amici di Sony in Giappone, dai nostri amici giapponesi in Sony USA, e tutti i consulenti culturali che abbiamo assemblato per aiutarci nella produzione del gioco, è assicurarci di non deviare accidentalmente. Ci sono cose che faremo che sono diverse dalla realtà storica e vogliamo sceglierle saggiamente. La sfida per noi è creare un gioco con una storia originale ma che si svolge in un momento storico reale ed assicurarci che stiamo raccontando una storia in cui le persone possono identificarsi, sai, con cui possono entrare in sintonia.L’immaginario della maggior parte delle persone si basa in realtà su un’idea di samurai del sedicesimo, diciassettesimo e diciottesimo secolo; Il 13° secolo, storicamente, è molto diverso. In termini di come combattevano, cosa indossavano, non corrisponde alle aspettative degli utenti.”
Vi ricordiamo infine che Ghost of Tsushima sarà acquistabile in esclusiva per PlayStation 4, ma per il momento è ancora sprovvisto di una data di uscita ufficiale.